Terremoto, Bertolaso disobbedisce a BerlusconiVisita all'Aquila nonostante il diktat del premier

Le frasi choc del premier non fermano il capo della Protezione civile. La sera stessa dell'editto aquilano visita Onna e Coppito perché "gli aquilani per sempre nel mio cuore"

L'AQUILA. Bertolaso all'Aquila, nonostante Berlusconi. Il capo della Protezione civile disobbedisce al premier. La mattina il presidente del consiglio emana l'editto aquilano: «Niente protezione civile in Abruzzo, dopo le accuse dei magistrati per il mancato allarme terremoto». La sera Bertolaso è in città perché non teme attentati e tanto meno gli aquilani che, sottolinea, «sono sempre nel mio cuore»

FOTO Bertolaso a Onna nonostante Berlusconi
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La visita di Bertolaso all'Aquila è stato l'ultimo atto di un martedì infuocato. Ad accendere la miccia sono state le frasi choc di Silvio Berlusconi: «Nessuno della Protezione civile si recherà all'Aquila e in Abruzzo fino a quando esisterà l'accusa di omicidio colposo: qualcuno potrebbe sparare in testa a Bertolaso e compagni»

Parole pesanti, che hanno scatenato reazioni a catena, ma che non hanno fermato Guido Bertolaso. Ieri il Capo della protezione civile è stato prima a Coppito, poi a Onna dove ha partecipato a un'iniziativa delle suore per la ricostruzione delle strutture scolastiche distrutte dal sisma.

Al suo arrivo all'Aquila Bertolaso non è stato accolto come un nemico. Tutt'altro. A Onna è stato salutato da un lungo applauso e sommerso dai "Bravo" e dai "Grazie" di circa 900 persone. «Voi aquilani siete sempre nel mio cuore e ci resterete per sempre», ha detto Bertolaso ringraziando tutto.

Il capo della Protezione civile ha ignorato il divieto di Berlusconi ma ha cercato di smorzare i toni «Io sono qua. La risposta alle polemiche sono questi bimbi che mi abbracciano», ha detto a Coppito. Poi, ha aggiunto: «Le parole di Berlusconi sono un segno di attenzione nei confronti della Protezione civile. Io sto qui, ci sono stato e ci sarò ancora».