L’Aquila

Tommaso, morto a 32 anni in un incidente. La Sapienza gli conferisce il titolo postumo: è dottore di ricerca

3 Luglio 2025

Riconoscimento alla memoria all’aquilano Tommaso Fasciani. Solenne cerimonia di proclamazione del giovane scomparso lo scorso dicembre a causa di un tragico schianto con l’auto

L’AQUILA. Tommaso Fasciani è ufficialmente dottore di ricerca in Scienze sociali ed economiche. E non conta che ieri mancasse solo lui all’appello. Ciò che ha seminato germoglia, infatti, nei cuori di chi gli vuole ancora bene. E adesso anche nell’albo dei migliori ricercatori della Sapienza, che ha deciso di rendere merito e onori al 32enne aquilano. Gli stessi che si sarebbe in ogni caso procurato da solo, visti gli sforzi profusi negli anni della sua formazione.

LA CERIMONIA La cerimonia solenne si è svolta infatti nell’aula del Senato accademico alla presenza della rettrice Antonella Polimeni e del professor Ernesto D’Albergo – suo mentore personale –, oltre che dei familiari di Tommaso, e delle decine e decine di amici e colleghi, giunti per l’occasione da ogni angolo della capitale, dall’Aquila e da Bologna. Una cerimonia sentita, a cominciare dalle parole spese della rettrice Polimeni, che ha tracciato un ritratto dello studioso senza tralasciare l’uomo, o meglio il ragazzo, che ha ispirato la sua attività di ricerca. E che tanto onore si era fatto, procurandone di rimando all’intero Ateneo, oggi arricchito dai suoi studi. A fine evento, tra gli applausi di una sala gremita, la consegna della pergamena alla famiglia, molto più che un semplice attestato, bensì la prova provata che neanche la morte cancella quanto di buono Tommaso lascia in eredità alla comunità scientifica tutta. E chissà quanti ricercatori, da oggi in poi, si baseranno sulle sue ricerche nel tentativo di alzarne ulteriormente l’asticella.

MAMMA SILVIA «Io e Mauro abbiamo cercato di essere un esempio per Tommaso e Cecilia, per indicare strade ricche di valori e ideali, di legami e significati, come quelli che ci hanno uniti oggi», è il commento rilasciato al Centro da Silvia Frezza, la madre di Tommaso, a margine dell’evento. «Grazie a tutte le persone che lo hanno accompagnato contribuendo a renderlo una persona speciale».

LA TRAGEDIA Tommaso Fasciani morì nelle prime ore del 22 dicembre scorso. La Mini Cooper sulla quale viaggiava si schiantò contro il muro di un’officina in via della Polveriera, a poca distanza da casa, senza dargli scampo. Ieri, invece, la proclamazione a dottore di ricerca, e la conferma che Tommaso continuerà a vivere anche attraverso i suoi studi.