Tracce di antichi insediamenti nel cantiere della nuova scuola

L’AQUILA. Potrebbero subire un leggero ritardo i lavori di costruzione del polo scolastico di Gignano, Torretta e Sant’Elia. Infatti la Soprintendenza ha chiesto al Comune degli approfondimenti dopo che i sondaggi archeologici preventivi hanno individuato tracce di antichi insediamenti. Nel decreto del sindaco col quale si autorizzano “indagini” ulteriori si legge che “nel novembre 2020 venivano trasmesse alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio le risultanze dei saggi archeologici preventivi effettuati. L’interesse archeologico della zona interessata dal progetto è stato confermato dai rinvenimenti occorsi nei saggi effettuati dalla Società cooperativa Limes che hanno appurato come l’area ha potenzialità archeologiche per la presenza di frequentazioni umane antiche che, seppure non ancora definitivamente inquadrabili storicamente con certezza, ricondurrebbero a scopi presumibilmente agricoli”.
La Soprintendenza ha quindi chiesto di “procedere con lo scavo stratigrafico in estensione sino a esaurimento del deposito dei contesti archeologici individuati, con oneri a capo della committenza, al fine sia di comprenderne la natura e la consistenza che di verificarne l’effettivo stato di conservazione, documentarne adeguatamente i rapporti e permettere una più precisa definizione cronologica”. Per questo, si legge ancora nel decreto del sindaco, “si rende necessario svolgere ulteriori approfondimenti d’indagine archeologica nell’area di interesse”. La scuola dell’infanzia e la scuola elementare di Gignano-Torretta-Sant’Elia sono state pensate, come indicato nella relazione illustrativa al progetto, “nel rispetto delle specificità dei processi di apprendimento con l’obiettivo di restituire, a fronte di un programma funzionale articolato, un organismo architettonico unitario, in grado di integrarsi con l’ambiente urbano e col paesaggio. Tanto per la concezione funzionale della scuola materna che per la scuola elementare tutti gli ambienti sono stati considerati per la capacità di interagire tra loro, garantendo modalità relazionali e soprattutto attitudine di adeguarsi alle diverse necessità d’uso. In coerenza con gli specifici programmi pedagogico-funzionali sono stati individuati ambiti e caratteristiche spaziali in grado di esprimere, in relazione alle qualità dimensionali, tecniche ed estetiche dell’edificio, il complesso processo di apprendimento creando le condizioni per stimolare l’esperienza individuale, di coppia, di gruppo e della collettività intera (studentesca e non) in una dimensione di continuo e dialettico confronto”.(g.p.)