Travolto da una ruspa mentre lavora sui binari: gravissimo un operaio

Il fatto è avvenuto a Capistrello nella galleria di Cupone poco dopo la mezzanotte di ieri. Per ricostruire l’accaduto stanno indagando gli ispettori dell’Asl
CAPISTRELLO. La ruspa lo ha travolto accidentalmente, lacerandogli il muscolo della gamba. Non solo il dolore. Anche lo spavento per le conseguenze che un incidente del genere avrebbe potuto avere. E sulla vicenda ora indagano gli ispettori dell’Asl. È l’ennesimo infortunio sul lavoro. La richiesta d’aiuto al numero unico per le emergenze è arrivata poco dopo la mezzanotte di ieri. Al telefono E.T., 36enne di Balsorano, responsabile del cantiere e collega di lavoro del ferito, G.S., 46enne di Morino. In quei frangenti riverso a terra, con lesioni serie alla gamba sinistra. I due, appartenenti alla squadra di lavoro notturna per la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria Avezzano-Sora, si trovavano nel tratto della stazione di Cupone, località di Capistrello, nella Valle Roveto. Proprio durante l’attività sui binari, all’interno della galleria, l’uomo, per cause da chiarire, è stato colpito dalla lama della piccola ruspa utilizzata per la bonifica della sede ferroviaria, che lo ha ferito agli arti. Il 112 ha inviato sul posto un mezzo del 118 e una pattuglia dei carabinieri della stazione di Civitella Roveto. Salvo poi passare il caso al comando di Capistrello, competente territorialmente. L’uomo aveva perso molto sangue. I sanitari lo hanno stabilizzato e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove è stato immediatamente sottoposto alle cure degli ortopedici. Ha riportato «una frattura scomposta di tibia e perone, una lesione ai muscoli del polpaccio e una frattura di diafasi esposta di tibia e perone», si legge nel referto. È stato quindi dimesso con prognosi di 60 giorni. Un’informativa dettagliata, corredata dal rapporto medico, è stata inoltrata al servizio di prevenzione della sicurezza sul lavoro dell’Asl. Che indaga sulla dinamica dell’incidente.
L’episodio arriva a una settimana esatta dalla tragedia di San Vito, tra i monti di Valle Castellana. Quando Yassine Guerouahi, 30enne di origini marocchine, dipendente di una ditta di montaggi, è stato travolto dal peso di un grosso bancale carico di lamiere mentre scaricava, attraverso la sponda aperta dell’autocarro, il materiale necessario ai lavori nel cantiere edile. I vigili del fuoco hanno faticato per liberare il giovane dal peso delle lamiere. Nonostante l’intervento repentino dell’elisoccorso dell’Aquila, per il 30enne non c’è stato nulla da fare.