Tre giovani picchiati a sangue e rapinati

Capistrello, 5 banditi con il cappuccio identificati e denunciati dai carabinieri.

CAPISTRELLO. Banda di incappucciati rapina in una via di campagna tre giovani a bordo di un’auto, aggredendoli e minacciandoli con coltelli e infine picchiandoli con dei bastoni. Dopo una rocambolesca azione di pedinamento, i carabinieri sono riusciti però a individuare i presunti colpevoli. Sono cinque giovani tra i 18 e i 20 anni, quattro di loro residenti a Capistrello e uno Civitella Roveto. Per tutti l’accusa è di rapina aggravata. Il bottino portato via dalla banda è stato di appena 180 euro.

L’AGGUATO. È stata un’esperienza agghiacciante quella che si sono trovati a vivere subito dopo l’ora di cena due giovani di Roma e uno di Civitella Roveto.
Come in una scena di «Arancia meccanica», il celebre film diretto dal maestro Stanley Kubrick e tratto dall’omonimo romanzo di Anthony Burgess, i tre malcapitati sono stati vittima di una violenta rapina notturna tra le campagne alla periferia di Capistrello.
A bordo di un’auto stavano percorrendo una sterrata non distante dal centro abitato quando è saltata fuori la banda che ha costretto i tre giovani ad accostare l’auto sul ciglio della strada secondaria.

LA RAPINA. Cinque persone con il volto coperto da cappucci e cappelli hanno fatto scendere le loro vittime dall’auto.
Le hanno minacciate con dei coltelli e bastoni. È partita subito una colluttazione ma i banditi, armati, hanno avuto la meglio. Hanno colpito più volte i tre giovani e si sono fatti consegnare tutto il denaro che avevano con loro. Sono stati prelevati 180 euro. A quel punto i malviventi si sono dileguati nella notte.

LA FUGA. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che si sono avvalsi per la ricostruzione dei fatti della testimonianza dei tre aggrediti, la fuga sarebbe avvenuta a piedi.
Favoriti dal buio della notte e dalla fitta vegetazione la banda si è dileguata tra le campagne della zona. Non è escluso che poco distante i cinque incappucciati avessero un’auto a disposizione. Non è chiaro come i malviventi sapessero che da quelle parti da un momento all’altro sarebbe passata un’automobile.
Una cosa però è certa: l’agguato è stato premeditato visto che i rapinatori erano in possesso di alcune mazze e coltelli.

LE RICERCHE. I rapinati si sono rivolti subito ai carabinieri della locale caserma, guidata dal maresciallo Vincenzo Mella. Sono scattate subito le ricerche. I militari dell’Arma hanno ascoltato il racconto dei tre giovani e raccolto tutti gli indizi utili che potessero portare agli autori della rapina.
Attraverso la descrizione di innumerevoli particolari forniti dalle vittime dell’aggressione, i carabinieri di Capistrello e quelli della compagnia di Tagliacozzo, coordinata dal capitano Alessandro D’Errico, sono riusciti a individuare, uno alla volta, tutti i presunti componenti della banda.

GLI INDAGATI. Nel corso delle indagini sarebbero stati trovati dei riscontri che hanno permesso di risalire a cinque persone. Si tratta di C.P., 20 anni, S.T. (18), L.S. (18), P.D. (18), tutti di Capistrello, e T.R. (18), di Civitella Roveto.
Per loro l’accusa è di rapina aggravata. La procura della Repubblica di Avezzano non ha disposto l’arresto e i cinque indagati sono stati denunciati a piede libero.

LE PERQUISIZIONI. Sono state eseguite numerose perquisizioni notturne nelle abitazioni dei presunti colpevoli. I carabinieri, pochi minuti dopo l’accaduto, hanno iniziato a perlustrare la zona cercando di ricostruire il percorso dei rapinatori.
Infine sono passati ai controlli nelle abitazioni. Uno dei denunciati sarebbe stato riconosciuto dagli aggrediti durante la violenta colluttazione.