Truffa al Comune Bocciata richiesta di patteggiamento
L’AQUILA. Il gup del tribunale ha respinto la richiesta di patteggiamento di due anni di reclusione presentata dal 33enne Andrea Dionisi, il quale si sarebbe fatto liquidare dal Comune quasi 180mila...
L’AQUILA. Il gup del tribunale ha respinto la richiesta di patteggiamento di due anni di reclusione presentata dal 33enne Andrea Dionisi, il quale si sarebbe fatto liquidare dal Comune quasi 180mila euro, somma che spettava ad altra persona, dopo avere contraffatto alcuni atti nell’ambito di una pratica per la ricostruzione.
L’imputato, secondo l’accusa, avrebbe formato autonomamente un provvedimento del Comune sostituendo al nome del reale beneficiario, Domenico Centi Pizzutilli, quello suo. Un comportamento truffaldino in seguito al quale furono indotti in errore diversi funzionari e dirigenti comunali che di fatto avviarono la liquidazione della somma che, però, venne subito recuperata. Si tratta di soldi che spettavano a Centi Pizzutilli in quanto, dopo il sisma, aveva concesso un suo appezzamento per farvi installare una tendopoli.
Nel corso dell’indagine sarebbero stati scoperti altri presunti raggiri. Infatti l’imputato è accusato anche di avere depositato la domanda di concessione di un contributo per far riparare un immobile. Ci sarebbe poi anche un’altra contestazione nella quale sono parti civili i pianolesi Roberto Centi ed Elio Centi, titolari di un immobile da ristrutturare. Si sarebbe qualificato nei confronti di costoro come rappresentante di una ditta ottenendo illecitamente da parte del Comune, in seguito a pratiche di dubbia liceità, somme per quasi 80mila euro. Tra gli elementi di prova una cospicua documentazione bancaria e amministrativa, il verbale di perquisizione e l’interrogatorio dell’accusato che non sembra avere agito con complici. L’avvio delle indagini, risalenti a due anni fa, ci fu in seguito alla denuncia del Comune. Nella vicenda sono coinvolte altre due persone in un procedimento collaterale, per le quali il gip ha disposto una perizia contabile. Dionisi è assisitito dall’avvocato Emilio Bafile, gli altri accusati da Ubaldo Lopardi e Francesco Valentini mentre la parte lesa da Giulio Agnelli.
(g.g.)
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