Tutti respingono le accuse

Casa dello studente, gli indagati si difendono

L’AQUILA. C’è chi ha respinto le accuse al punto da chiedere subito l’archivazione, chi si è avvalso della facoltà di non rispondere e chi ha affermato, tramite il legale, che il progetto attribuito a lui lo hanno redatto altri. Insomma, dopo i primi interrogatori, gli indagati hanno sostenuto che il crollo della Casa dello studente non è affar loro e la procura deve cercare altrove le responsabilità.

BOTTA. Ieri mattina, dunque, davanti al pm Fabio Picuti, sono sfilati sette tra gli nove indagati per i quali erano stati fissati gli interrogatori. Uno dei due assenti (per motivi di salute) è stato l’ingegnere Claudio Botta, ma il suo legale Massimo Carosi, che ha inoltrato un certificato di momentaneo impedimento, sostiene l’esistenza di indagini difensive che porterebbero a conclusioni clamorose: non sarebbe Botta l’estensore del lacunoso progetto della Casa dello studente.

NAVARRA. Anche Walter Navarra, 62 anni, ingegnere incaricato dal consiglio di amministrazione dell’ex Opera universitaria di redigere nel 1980 il progetto di ristrutturazione della Casa dello Studente (già palazzo Angelini) ha rigettato ogni rilievo. E’ stato il suo legale, Vincenzo Colaiacovo, del foro di Sulmona, a respingere categoricamente ogni accusa, sottolineando anzi che «in alcuni locali, gli interventi del mio assistito hanno alleggerito la struttura».

TRE PROGETTISTI. Brevi gli interrogatori degli ingegneri Pietro Centofanti, Bernardino Pace e Tancredi Rossicone, indagati per restauri approvati ed eseguiti dal 1998 al 2003, assistiti dagli avvocati Mercurio e Massimo Galasso. «I lavori progettati e diretti», ha detto Mercurio Galasso, «non hanno inciso in alcun modo sulle strutture portanti dell’edificio e neppure avrebbero potuto interessare la resistenza sismica e statica. Essi non avevano l’obbligo di procedere a valutazioni del genere». «Quello che i miei assistiti hanno rimarcato» ha aggiunto l’avvocato «è che quell’edificio, da almeno 20 anni, era destinato ad alloggi per studenti tanto che in 131 vani erano distribuiti 147 posti letto. Soltanto al fine di migliorare il comfort abitativo il progetto, da loro realizzato tra il 1998 e il 2003, ha comportato la modifica di alcuni tramezzi