Un campus dentro la caserma

Il distretto militare di San Bernardino e il presidio della Rossi avranno vocazione scolastica e culturale

L'AQUILA. Una città che guarda all'Europa. Il sindaco Massimo Cialente ha grandi progetti, rispetto all'annunciata acquisizione da parte del Comune della caserma Rossi e dell'ex distretto militare di San Bernardino. Sull'esempio di quanto fatto a Barcellona, Parigi e Berlino, dove il recupero delle caserme militari dismesse è stata un’occasione per riqualificare l'assetto urbano, per garantire infrastrutture di servizio, creare poli culturali o universitari, strutture ricettive o ostelli della gioventù, ma anche per offrire alloggi pubblici a canone sostenibile.

Le due strutture demaniali stanno per passare sotto la gestione comunale: già concluso l'iter per l'ex distretto militare del centro storico, grazie all'accordo raggiunto con il ministero della Difesa, che diventerà operativo a settembre. Per la Rossi, si sta definendo la procedura: in questo caso, è previsto che i militari di stanza nella caserma vengano trasferiti alla Campomizzi-Pasquali, che resterà a disposizione dell'Esercito e verrà ristrutturata in modo da accogliere l'accresciuto contingente. Due le idee progettuali, entrambi di ampio respiro.

L'ex distretto di San Bernardino è candidato a diventare uno dei tasselli del grande polo culturale che dovrebbe sorgere nel cuore della città. La caserma Rossi, invece, potrebbe essere trasformata in un campus scolastico, dotato anche di abitazioni. I particolari dei due interventi, ai quali l'amministrazione comunale sta già lavorando, li spiega lo stesso sindaco Cialente: «A settembre, grazie all'intesa raggiunta con il ministero della Difesa, passa al Comune il complesso dell'ex distretto militare di San Bernardino. Il progetto per la ritrutturazione e il recupero dell'immobile è già pronto».

«Sulla destinazione futura», prosegue il sindaco, «sarà chiamata a esprimersi la collettività con assemblee cittadine. L'ultima parola spetterà al consiglio comunale. La proposta più gettonata, a cui tengo molto», continua Cialente, «è che gli spazi entrino nel circuito culturale del centro storico. Una sorta di quadrilatero della cultura, tratteggiato dal teatro comunale, dall'auditorium di Renzo Piano, dal Forte Spagnolo e dall'ex distretto recuperato. Un'area di grande valenza», sottolinea, «degna di una città culturale».

Per l'acquisizione della caserma Rossi i tempi sono leggermente più lunghi: «Abbiamo un anno», spiega il sindaco, «per predisporre un importante intervento di riqualificazione, che passerà attraverso un concorso internazionale di progettazione. Penso a quanto già fatto in Europa, per esempio a Berlino. La caserma, nel centrale quartiere del Torrione, potrebbe diventare un campus scolastico, dove riunire le scuole medie della città. Ma non solo. Mi piacerebbe una sorta di civic center, dove potrebbero essere ricavati anche degli alloggi pubblici e degli uffici amministrativi. Un'opera», conclude il sindaco, «in grado di valorizzare l'intera area». Nessun problema per i militari attualmente in servizio alla Rossi: andranno alla Campomizzi-Pasquali.

Romana Scopano

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