sulmona, dopo la chiusura della battisti

«Un parcheggio dentro la caserma»

Ruggieri (Confesercenti): può essere utilizzata anche per le fiere

SULMONA. Un maxi parcheggio a pagamento, ma anche una sede più adeguata per i vigili del fuoco e uno spazio dove ospitare appuntamenti fieristici a tema e le varie associazioni cittadine. Dopo la chiusura della caserma Cesare Battisti della settimana scorsa fioccano le proposte sul futuro riutilizzo dell’ampia struttura su viale Mazzini, a pochi passi da corso Ovidio. I più interessati ad evitare l’abbandono e il conseguente deterioramento della struttura sono i rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno stimato in seguito alla chiusura una perdita di un milione di euro all’anno, persi già da marzo 2010, da quando cioè l’Esercito non ha più inviato nuovi militari a ripopolare la struttura e la città. «La caserma non era più operativa da tempo», interviene Franco Ruggieri, vicepresidente provinciale della Confesercenti, «è stata un guscio vuoto anche negli ultimi anni, con una perdita di un milione di euro all’anno di incassi per l’indotto. E ora la chiusura definitiva impone una riflessione più profonda sul suo riutilizzo. Siamo delusi per quanto accaduto e auspichiamo che la struttura venga riaperta magari per ospitare un parcheggio a pagamento nella parte esterna, che è comunque vicina al centro. Ma abbiamo già detto che sarebbe potuta diventare una sede più adeguata per i vigili del fuoco e, visti gli ampi spazi, anche per associazioni culturali o appuntamenti fieristici. Penso ad esempio ad una casa delle associazioni cittadine». La struttura di viale Mazzini era stata condannata dalla riorganizzazione dei presidi militari minori (quelli con meno di mille e 500 posti), fino alla firma - rimasta su carta - del decreto ministeriale dello scorso 5 gennaio sulla riconversione in Cme Abruzzo (Comando regionale militare dell'Esercito). Sabato la chiusura.

Federica Pantano

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