Roccaraso

Vacanza amara, mamma nei guai: fece pernottare la figlia in Abruzzo nonostante il divieto del giudice

4 Novembre 2025

Dopo la separazione dei genitori, era stata affidata in quel periodo al padre, con una serie di prescrizioni, tra cui il divieto di pernottamento nel paese dove trascorreva le vacanze con la madre. Secondo l'accusa l'abitazione non aveva i requisiti minimi di abitabilità e vivibilità per una bimba di quattro anni

ROCCARASO. Inosservanza del provvedimento dell'autorità giudiziaria. Con questa accusa una 50enne di Roccaraso è finita sotto processo davanti al giudice del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini. I fatti risalgono all'agosto 2022, precisamente dal 21 al 24 agosto, quando la donna aveva portato in vacanza la figlia minore di quattro anni in un Comune abruzzese, nonostante il divieto di pernottamento inflitto dal Tribunale. La piccola, dopo la separazione dei genitori, era stata affidata in quel periodo al padre, con una serie di prescrizioni, tra cui il divieto di pernottamento nel paese dove trascorreva le vacanze con la madre. Secondo l'accusa l'abitazione non aveva i requisiti minimi di abitabilità e vivibilità per una bimba di quattro anni. Per questo, quando l'uomo aveva scoperto che la minore si trovava in quel posto, aveva chiamato i carabinieri, presentando una denuncia. Il padre della bambina, come era solito, aveva videochiamato la sua ex per mettersi in contatto con la figlia, scoprendo che la piccola si trovava in treno. «Nessuno mi aveva avvisato né del viaggio né del pernottamento in quella specie di stalla con un letto. Per questo mi sono subito attivato», aveva detto l'uomo ai carabinieri. L'imputata è stata quindi mandata a giudizio e sarà processata il prossimo 9 febbraio. Il padre della piccola, intanto, è stato condannato questa mattina a 700 euro di multa per aver diffamato il suo ex avvocato. Una vicenda legata sempre alle vacanze non autorizzate dal Tribunale.