Vende un orologio e gli svuotano il conto 

Vittima dell’imbroglio on line, architettato da un ferrarese, è un giovane di Tagliacozzo che ha visto svanire 8mila euro

TAGLIACOZZO. Mette in vendita su Internet un orologio di marca del valore di circa 400 euro, ma invece di ricevere la somma pattuita si ritrova con il conto corrente svuotato. La truffa, perpetrata ai danni di un giovane di Tagliacozzo, si aggira sugli ottomila euro. Sul caso sono in corso indagini della polizia stradale di Carsoli, alla quale il malcapitato ha presentato denuncia. L’autore del raggiro sarebbe stato già individuato. Si tratterebbe di una persona di Ferrara.
La vittima era stata invitata telefonicamente dal truffatore a recarsi all’ufficio postale per ricevere, in questo caso attraverso Posta Pay, la somma concordata. E qui è scattata la trappola. Per ricevere i soldi, al giovane è stato chiesto di inserire la propria carta di credito. Tanto è bastato al malfattore per portare a termine la frode. Analogo sistema di recente è stato anche adottato per truffare una persona del Carseolano che aveva messo in vendita un kit di gomme. I 500 euro pattuiti, però, anziché riceverli sul proprio conto, li ha versati lui sul conto dei due sedicenti acquirenti, ai quali la Polstrada di Carsoli ha già dato un nome, denunciandoli alla Procura per truffa. Talvolta la vittima, anziché nelle vesti del venditore, può trovarsi in quelle dell’acquirente. Andando su Internet, insieme alla descrizione del prodotto, trova il numero di cellulare di una persona con un nome fittizio. Contattato telefonicamente, il sedicente venditore, dopo essersi guadagnato la fiducia, invita l’acquirente a pagare la somma concordata con l’impegno di fargli arrivare a casa la merce, per farlo risparmiare, attraverso una ditta di trasporti della zona che egli conosce. Merce che però non arriverà mai. Un altro tipo di truffa da cui stare in guardia, secondo le forze dell’ordine, è quello sui contratti di assicurazione-auto falsi, attuato convincendo la vittima a farsi mandare copia della carta di circolazione. Nell’arco di qualche mese i casi di truffa telematica denunciati alla Polstrada di Carsoli sono stati una decina.
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