Vertenza 3G, licenziamenti congelati

Lo stop ai provvedimenti del call center dovuto all’arrivo di alcune importanti commesse

SULMONA. Licenziamenti congelati alla 3G. Tirano un sospiro di sollievo gli operatori del call center sulmonese, dopo che l’azienda ha stoppato i licenziamenti alla prima ottantina di lettere inviate nei mesi scorsi. Il totale degli esuberi annunciati è di 232 in tutto il gruppo, 102 dei quali solo in città. Un ruolo deciso per il congelamento delle procedure lo ha avuto l’arrivo di nuove commesse, tra cui una di Poste italiane, che occupa una quarantina di lavoratori. Ai nuovi incarichi devono aggiungersi i licenziamenti volontari, saliti a una trentina. Le condizioni proposte dall’azienda prevedono un incentivo di sei mensilità nette, 24 mesi di Naspi (indennità di disoccupazione) e il tfr, pari a circa 28mila euro per un contratto di lavoro part-time. Incentivi che hanno convinto una quindicina di operatori del call center sulmonese, troppo pochi per l’azienda che contava di ottenere una cinquantina di adesioni. Da qui l’invio delle prime lettere di licenziamento, che i sindacati sperano di bloccare. «La partita non è chiusa», annuncia Tonino De Simone della Fistel Cisl. «In questi giorni stiamo incontrando i lavoratori per vedere il da farsi e fargli capire che stiamo lavorando per loro». Del resto, mancano una ventina di giorni alla chiusura delle procedure di licenziamento e fino ad allora ci sarà tempo per scongiurare altri esuberi. In caso di licenziamento i lavoratori con contratti part-time (6 ore) perderanno paghe di circa 900 euro al mese e quelli con rapporto di lavoro full-time (8 ore) di circa 1300. Intanto, tra i lavoratori serpeggia la paura per il loro futuro e si fa attenzione anche alla pausa caffè o alla sigaretta di troppo, per evitare di fornire giustificazioni all’azienda per la cessazione del rapporto di lavoro. Nel frattempo, la Flc Cgil ha già annuncio l’impugnazione dei licenziamenti al giudice. Per il sindacato bisogna fare presto. Per, questo i ricorsi contro i licenziamenti verranno fatti con procedura d’urgenza, in base all’articolo 700 sulla risoluzione dei contratti, che prevede risposte più brevi da parte del giudice. La 3G dà lavoro a circa 400 persone e attorno a essa ruota un indotto importante. La vertenza, dunque, è appena cominciata e si teme per la stessa permanenza in città dell’azienda.

Federica Pantano

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