Via Asmara senza energia elettrica «Enel paghi i danni»

L’AQUILA. Un’interruzione improvvisa dell’erogazione dell’energia elettrica, in via Asmara, ha provocato, giorni fa, diversi disagi nella zona e guasti irreparabili ad alcuni elettrodomestici. L’Enel...

L’AQUILA. Un’interruzione improvvisa dell’erogazione dell’energia elettrica, in via Asmara, ha provocato, giorni fa, diversi disagi nella zona e guasti irreparabili ad alcuni elettrodomestici. L’Enel si è chiamata fuori dalle responsabilità, con un comunicato stampa ufficiale in cui ha precisato che «il guasto è stato provocato dalla caduta di un albero abbattuto da terzi e che i tecnici dell’azienda energetica sono intervenuti solamente in seguito a un danno causato da altri, lo stesso che può aver determinato sbalzi di tensione e per il quale l’Enel non ha alcuna responsabilità».

Ma i residenti della zona non ci stanno. Portavoce della protesta è Giovanni Vacca, che abita nel quartiere di Valle Pretara, dove si è verificato il guasto. Vacca precisa che «quanto affermato da Enel non corrisponde alla versione esatta dell’accaduto. L’energia elettrica è mancata dalle 10», afferma, «ed è stata ripristinata alle 13,30, ma in modo maldestro, tant’è che è stata subito sospesa di nuovo, per essere riallacciata correttamente solo in un secondo momento. L’esplosione di alcuni elettrodomestici nelle abitazioni della zona», incalza Vacca, «lascia pensare che, nel primo ripristino, le operazioni messe in atto non siano state corrette. In tutto questo, inoltre, non ha nulla a che fare l’albero abbattuto. Come fanno due fili tranciati a provocare una sovratensione, tenuto conto che la mia abitazione è posta a valle sia della cabina che del guasto stesso?». Secondo l’Enel «i tecnici dell’azienda sono intervenuti per riparare un danno causato da terzi, lo stesso che può aver determinato sbalzi di tensione». «Sul caso non è stata fatta alcuna verifica», afferma Vacca, «un’altra azienda avrebbe mandato un responsabile a verificare quanto accaduto. Dovrebbe essere l’Enel a risarcire i danni provocati agli utenti e, se ci sono i presupposti, a rivalersi su chi ha causato l’interruzione della linea. Molte famiglie danneggiate faranno i passi necessari per ottenere il ristoro dei disagi subiti».

Monica Pelliccione

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