Zafferano, evento a Palazzo Cappa

Oggi alle 17,30. Protagonisti lo scrittore Vincenzo Battista e chef aquilani

L’AQUILA. Oggi, alle 17,30, nel cortile Cappa-Cappelli, in corso Vittorio Emanuele, promosso dall’associazione “Le Vie dello Zafferano”, verrà presentato l’evento “Lo zafferano dell’Aquila torna nella sua città. Match Chef. La sfida”. Uno scrittore e quattro chef, tra narrazioni, immagini e degustazioni. Si tratta di Vincenzo Battista, docente e scrittore; Gianluca Carrozzi, ristorante casa de Torres Villa Dragonetti, Paganica; Eugenio Masci, ristorante Paneolio, Poggio Picenze; Alessandro D’Andrea-Agriturismo Centuria, San Pio delle Camere; Stefano Mazzetta, Osteria dei due ladroni, San Vittorino Amiterno. La giuria è composta da Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, Filippo Rubei, presidente del Comitato Certificazione Dop e lo chef William Zonfa, una stella Michelin. I piatti verranno presentati, offerti alla giuria per la valutazione e al pubblico, nella cornice del cortile appena restaurato, con la presentazione anche di un documentario dell’Istituto Luce sulla coltivazione dello zafferano, girato nell’Altopiano di Navelli nel 1928, oltre a immagini proiettate sul ciclo dell’oro rosso. Lo zafferano porta con sé centinaia di storie. Una la racconta proprio Vincenzo Battista: «”Ero ragazza, sono nata nel 1917…”. Così ha inizio un brano del racconto di Alfonsina Ciolina.

“L'ingresso era su Corso Umberto” diceva, “su un bancone una piccola bilancia d’ottone su cui pesavamo lo zafferano, che portavano, i contadini, per venderlo. Raggiunto un grande quantitativo, si metteva al centro della stanza su un telo di lino. Si sceglieva, si toglievano i fili gialli e in genere tutte le cose che mettevano i contadini per aumentare il peso”. Lo zafferano alla fine era puro, data l’onestà della ditta Ciolina-Biaggi, costituitasi nel 1769».