Sulmona, venditori ambulanti (foto di Claudio Lattanzio)

LANCIANO E SULMONA

Zona rossa, mercati negati agli ambulanti

La rabbia dei venditori: "Siamo diventati lo zimbello d'Italia e chi ci rimette siamo sempre noi"

SULMONA. Protesta questa mattina in piazza Garibaldi per la soppressione del mercato. Il ritorno in zona rossa dell'Abruzzo, deciso dall'ordinanza del Tar, ha infatti annullato il previsto mercato settimanale di Sulmona (L'Aquila). Ma nonostante le disposizioni emanate nella tarda serata di ieri, venerdì 11 dicembre, una quindicina di ambulanti si è presentata, come ogni sabato, per il mercato ma senza poter collocare le bancarelle.

Mercato, vigili urbani in piazza a Sulmona

«Siamo amareggiati perché le comunicazioni non si fanno la sera alle 22 quando tutti ci eravamo organizzati per venire al mercato» protestano in coro gli ambulanti. «Questa mattina non ci hanno fatto aprire perché la polizia municipale ci ha detto che, oltre al verbale, saremmo andati incontro alla chiusura delle attività per cinque giorni. Le piccole imprese come le nostre escono distrutte. Siamo lo zimbello dell'Italia, dobbiamo solo pagare perché diritti e doveri non esistono. Le tasse e le bollette arrivano. Siamo vittime di giochetti politici ma le conseguenze le paghiamo sempre noi».

Gli ambulanti sono arrivati dai paesi della Valle Peligna ma anche da Pescara, Montesilvano, Chieti e Bussi sul Tirino per vendere i loro prodotti casalinghi, di abbigliamento, intimo e di altri settori merceologici. I settori alimentari hanno aperto regolarmente i loro stand. «Abbiamo un governo non più sostenibile» proseguono gli ambulanti. «I politicanti hanno sempre lo stipendio mentre noi dobbiamo fare i conti con le spese anticipate». E poi rivolti al presidente della Regione: «Questa prova di forza non la paga Marsilio ma tutta la popolazione. I politici vengono votati per fare gli interessi dei cittadini e non i propri. È una situazione inaccettabile».

La protesta non è stata massiccia ma coloro che sono intervenuti hanno voluto comunque voluto lanciare un segnale per dire che le attività del mercato non possono chiudere: «Qui al mercato rispettiamo tutti le disposizioni sanitarie. Torniamo a casa delusi e speriamo che domani si possa tornare a lavorare».

A Lanciano, stesso copione. Scena analoga a Lanciano, questa mattina, dove alcuni ambulanti giunti da fuori città hanno provato ad allestire i propri banchi, come fosse zona arancione, per il tradizionale Mercato del Sabato, ma la polizia municipale li ha fatti andar via. Consentita solo la vendita alimentari. Fitta rete di controlli anche sui pubblici esercizi cui ha partecipato anche il maggiore Guglielmo Levante, comandante della municipale.

Il comandante della polizia municipale di Lanciano, maggiore Guglielmo Levante

«Diversi negozi erano chiusi ma qualche altro no» dice Levante. Abbiamo fatto molta prevenzione dal momento che le sanzioni possono scattare solo se verifichiamo e individuiamo attività operative. Diverse le giustificazioni, anche quella di mettere a posto la contabilità. Del resto» aggiunge «siamo di fronte anche a molti negozi con merce promiscua, con cose da vendere e altre no. Tanti prendono anche merce per bambini, che consente l'apertura, ma poi bisogna stare attenti se vendono pure altre cose. Ma presiedere tutto o aspettare l'uscita di clienti è impossibile. Certo è che abbiamo registrato la grande amarezza delle gente».