Bombe inesplose della Seconda guerra: scatta la rimozione

10 Luglio 2019

CASALBORDINO. Sono iniziate ieri nel mare di Casalbordino le operazioni di bonifica da parte del nucleo artificieri della Marina militare, dopo il ritrovamento sui fondali di una miriade di ordigni...

CASALBORDINO. Sono iniziate ieri nel mare di Casalbordino le operazioni di bonifica da parte del nucleo artificieri della Marina militare, dopo il ritrovamento sui fondali di una miriade di ordigni bellici di piccolo calibro. Le munizioni sono state scoperte nei pressi della foce del torrente Acquachiara, tra la battigia e la scogliera frangiflutti, in località Lido di Casalbordino. Il comandante dell’Ufficio circonariale marittimo di Vasto, Lorenzo Bruni, al fine di garantire l’incolumità dei villeggianti ha emesso un’ordinanza che resterà in vigore fino alla completa rimozione degli ordigni.
La balneazione è vietata per un raggio di 50 metri dal punto di ritrovamento. «Si tratta di materiale risalente all’ultimo conflitto bellico», dice Bruni . «Nessun pericolo ma per motivi di sicurezza è vietato transitare, navigare, ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto che ad uso professionale nella zona», specifica l’autorità marittima. Vietate anche le immersioni e la pesca.
Le operazioni di bonifica sono già cominciate. Una volta recuperato, il materiale bellico sarà trasferito al largo e fatto brillare dagli esperti. Casalbordino non è nuova al ritrovamento di bombe inesplose e munizioni. Quattro anni fa sul litorale casalese riaffiorò un ordigno con un diametro di circa 50 centimetri e lungo un metro. Negli ultimi dieci anni sono una dozzina le bombe tornate in superficie e altrettante sono state ritrovate sui fondali marini del comprensorio vastese. In genere le bombe riaffiorate nel mare del Vastese vengono trasferite in una cava, sotterrate ad almeno quattro metri di profondità e fatte brillare. Questa volta trattandosi di materiale più piccolo, la procedura potrebbe essere diversa. (p.c.)
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