Tariffe dell'acqua slitta l'aumento ma partono i ricorsi

24 Febbraio 2012
 LANCIANO. Dal 1º marzo non aumenterà il costo dell'acqua. Slittano, infatti, di almeno un mese il rincaro della tariffa dell'acqua, da 1,25 euro al metro cubo a 1,36 euro, e il programma di 246 milioni di euro di investimenti su reti, fognature e acquedotti previsto nel piano d'ambito 2010-2032 approvato dai sindaci ex Ato del Chietino il 17 dicembre scorso.  Il documento che dà il via libera alla programmazione tecnica, economica e finanziaria del servizio idrico è stato redatto dalla Provincia nei giorni scorsi: il 14 febbraio è stato pubblicato all'albo pretorio e vi resterà fino al 29 febbraio. Poi il documento approderà in Regione e infine tornerà alla Sasi, la società che gestisce il servizio idrico, per darne attuazione. Un iter piuttosto lungo: per questo l'aumento delle bollette non scatterà dal 1º marzo ma agli inizi di aprile.  Sempre se non sarà sospeso dal Tar. Sono pronte, infatti, a far ricorso le associazioni e i comitati referendari "Acqua bene comune" che considerano il piano illegittimo. «Da mesi abbiamo chiesto ai sindaci di avviare le procedure della valutazione ambientale strategica e della valutazione d'incidenza ambientale degli interventi previsti nel piano d'ambito perché non sono stati fatti», spiega Amanda De Menna, rappresentante regionale del comitati referendari «rendendolo così illegittimo. Non ci hanno risposto. Vorremo che i sindaci aprissero un confronto con le associazioni ed evitare il ricorso. Se dovessimo vincerlo, il piano sarebbe annullato e con esso gli investimenti e gli aumenti tariffari creando danni alla Sasi e quindi ai Comuni».  Opposto è il parere del presidente della Sasi, Domenico Scutti, che attende lo sblocco dei fondi per iniziare a sostituire le condutture e realizzare i depuratori. «I comitati fanno demagogia», afferma Scutti, «un aumento tariffario di circa 30 euro annue per una famiglia di 4 persone, permette di realizzare opere che porterebbero risparmi notevoli nel consumo di acqua. Sono tariffe basate sui costi 2009, inferiori agli attuali. Se il piano dovesse bloccarsi i comitati dovranno spiegare ai cittadini l'erogazione a singhiozzo dell'acqua e la mancata realizzazione dei depuratori. Mi auguro che il piano venga approvato in Regione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA