TURISMO 2017

A Castelli si aspetta la Pasqua per superare lo choc del sisma e aprire le botteghe ai turisti

Al lavoro per rimuovere i danni del terremoto e far ripartire la principale fonte di economia: il turismo

CASTELLI. Danni materiali, ma soprattutto danni alla principale economia del territorio: il turismo. È quello che sta accadendo a Castelli, l'importante borgo della ceramica conosciuto in tutto il mondo dove negli ultimi mesi c'è stata una flessione importante della presenza dei visitatori che ha raggiunto il massimo apice a gennaio e febbraio scorsi a causa degli eventi sismici e del maltempo. Dai dati forniti dal municipio nel primo mese dell’anno è stata raccolta la metà di quantità di immondizia, segno dell’esodo dei residenti, ma anche della mancanza di presenze esterne. Il centro storico, dove è solito incontrare turisti, dopo il 30 ottobre è stato dichiarato zona rossa e molti esercizi commerciali e dieci botteghe avevano dovuto chiudere insieme alla sede provvisoria del museo delle ceramiche. Situazione, poi, precipitata con i danni della neve.

«La situazione era già critica, ma dopo la nevicata è peggiorata del tutto» spiega Nino Facciolini, ceramista. «Di turisti se ne vedono pochi e lavoriamo per delle commesse richieste da fuori, perché se si fermano le botteghe si ferma tutto». Ma guai ad arrendersi. «Siamo fiduciosi in una ripresa» prosegue Facciolini «anche perché la nostra stagione turistica è sempre iniziata a Pasqua». Tra speranza e cauto ottimismo si guarda avanti e a una Castelli ferita risponde una Castelli fiduciosa e pronta a ripartire per gridare a tutti di tornare nel proprio territorio. Sandra Faiani dopo aver perso la bottega e il laboratorio artigiano tra poche settimane riaprirà un altro negozio. «La mia situazione è comune a molti miei colleghi perché non possiamo lavorare da mesi con gravi perdite» spiega «ma aprire una nuova bottega è un segnale di forte speranza per me e per tutti noi».

E da dieci giorni è stato riaperto parte del centro storico e alcuni esercizi presenti e si stanno mettendo in campo una serie di progetti per rilanciare il settore. «Stiamo promuovendo insieme a Barbara Mercante l'iniziativa “Un cuore per Castelli”, la vendita di un piatto a forma di cuore di ceramica in Italia e all'estero» spiega Lorenzo Marroni, presidente della Pro loco locale, «la cui raccolta fondi servirà per finanziare la promozione del territorio». E anche l'amministrazione comunale si sta muovendo. «Stiamo lavorando su due binari» dice il sindaco Rinaldo Seca. «Il primo di messa in sicurezza del centro storico per riaprirlo tutto per Pasqua insieme ad alcune botteghe. E stiamo lavorando sul piano della promozione con la partecipazione il 2,3,4 aprile alla BIT di Milano e successivamente al Vinitaly dove porteremo dei decanter di ceramica di Castelli».