A febbraio una vittima nell’esplosione di Caprafico

TERAMO. È il secondo infortunio mortale sul lavoro dell’anno avvenuto nel Teramano, l’ennesimo di una lunga serie. A febbraio il 62enne Dino Trignani è morto nell’esplosione di fuochi d’artificio...
TERAMO. È il secondo infortunio mortale sul lavoro dell’anno avvenuto nel Teramano, l’ennesimo di una lunga serie. A febbraio il 62enne Dino Trignani è morto nell’esplosione di fuochi d’artificio mentre lavorava nel piazzale esterno di una ditta di fuochi d’artificio di Caprafico. Nell’incidente è rimasto ferito un altro dipendente. A settembre sempre nel Teramano due operai sono morti sul lavoro a distanza di quindici giorni. Dopo la morte del 49enne operaio di Giulianova Antonio Fanesi colpito alla testa da un macchinario mentre lavorava alla Metallurgica Abruzzese di Mosciano, un’altra tragedia si è consumata in pochi attimi in un’azienda di Pianura di Guardia Vomano, nel territorio comunale di Notaresco. Roberto Scipione, operaio 52enne di Bisenti, era salito sul tetto del capannone per installare pannelli fotovoltaici. Era arrivato sulla sommità attraverso un’impalcatura montata lungo una parete esterna dello stabilimento: in pochi istanti è precipitato all’interno sfondando un lucernario. I soccorsi sono stati immediati e in poco tempo dopo la richiesta d’aiuto degli altri operai sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 con gli operatori che, dopo averlo stabilizzato, lo hanno subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Mazzini dove l’uomo è morto qualche istante dopo.(d.p.)