«A rischio il progetto per l’area di risulta» 

I consiglieri Pd chiedono al sindaco di non firmare accordi con la Regione per rimodulare i finanziamenti

PESCARA. Il progetto per la riqualificazione dell’area di risulta, adottato dalla precedente giunta e portato avanti dall’attuale amministrazione, rischia di saltare. A sostenerlo sono i consiglieri del centrosinistra.
A loro dire, la decisione della Regione di dirottare per l’emergenza Covid i finanziamenti previsti potrebbe mettere in pericolo la realizzazione del progetto. Al punto, che la giunta potrebbe essere costretta a ricominciare da capo l’iter allungando a dismisura i tempi. In questo modo, le spese previste per la realizzazione delle opere dovrebbero essere tutte riviste in aumento e i finanziamenti regionali potrebbero non bastare più.
Uno scenario drammatico che il consiglieri di centrosinistra vogliono evitare. Per questo, presenteranno questa mattina una mozione in consiglio (primo firmatario il capogruppo Pd Piero Giampietro) per impegnare il sindaco e la sua giunta a non firmare accordi con la Regione per ottenere subito solo una parte dei fondi da utilizzare per la progettazione definitiva.
«Alla delibera con cui la Regione ha individuato gli interventi soggetti all’ipotesi di definanziamento, cioè quelli più in ritardo nella progettazione definitiva ed esecutiva», precisano i consiglieri «ne è seguita un’altra, con cui l’ente ha approvato sia l’elenco degli interventi soggetti a definanziamento, ma soprattutto un nuovo accordo istituzionale che il Comune dovrà sottoscrivere con la Regione e che prevede che resti all’ente il 7% della quota di fondi Masterplan già oggetto di convenzione sottoscritta». «La nuova convenzione», dicono in sintesi i consiglieri del centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Mirko Frattarelli e Marinella Sclocco, «per una quota del 7 per cento, dei 12 milioni previsti inizialmente per l’area di risulta, non sarà utilizzabile. Mentre la stipula di una nuova convenzione, legata ai fondi della programmazione 2021/2027, implica che il Comune avrà a disposizione quei fondi tra non meno di due anni. Tutto questo significa partire con la gara a fine 2022, con un ritardo considerevole e costi di realizzazione e gestione sostanzialmente alterati rispetto ad oggi».
Da qui la richiesta dei consiglieri al sindaco e alla giunta, inserita nella mozione, di «non sottoscrivere l’accordo con la Regione, è scritto, «e di verificare le condizioni per attivare un contenzioso nei confronti della Regione per la salvaguardia dei 12 milioni previsti nel Masterplan per la riqualificazione dell’area di risulta o, in alternativa, di escludere il progetto da quelli oggetto di definanziamento. Oppure, individuare altre modalità di finanziamento che permettano di avviare la procedura ad evidenza pubblica entro il prossimo dicembre».
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