Accampamento abusivo giacigli anche nei tubi rotti

Lo hanno scoperto i vigili urbani in un’area vicino ad alcuni cantieri edili in seguito alle segnalazioni dei residenti. Ad occuparlo una decina di disperati

MONTESILVANO. Giacigli di fortuna ricavati tra cumuli di materiali edili. È questa l'amara scoperta fatta questa mattina dai vigili urbani di Montesilvano, guidati dalla comandante Antonella Marsiglia, in un terreno di via Portogallo. Coperte, cuscini e materassi erano stati minuziosamente sistemati tra mattoni, sacchi di cemento e tavole di legno a creare letti di fortuna utilizzati da diversi senza tetto. Pur non avendo trovato nessun ospite dell'accampamento abusivo, né tantomeno alcun effetto personale, fatta eccezione per un calzino nero, la composizione della piccola dimora a cielo aperto fa presupporre la presenza di una decina di occupanti, molto probabilmente immigrati.

Ad allertare la polizia locale i residenti della zona che hanno segnalato uno strano e ripetuto movimento all'interno dell'area che sorge nei pressi di numerosi cantieri. Presenze notturne confermate, appunto, dalla sistemazione di diversi letti improvvisati tra materiali edilizi e addirittura all'interno di grandi tubi, utilizzati nel campo delle costruzioni, chiusi utilizzando grandi teli di plastica bloccati con mattoni o tegole, nel tentativo di trovare maggiore riparo da freddo, vento e pioggia.

Una volta scoperto l'accampamento abusivo i vigili urbani hanno avviato l'iter necessario per la sua rimozione e per la pulizia dell'area, sulla quale sono stati trovati anche diversi cumuli di rifiuti. Una volta individuati i proprietari dell'area – quasi certamente ignari dell’accampamento abusivo – sarà ordinato loro di provvedere alla pulizia e all'adeguata recinzione dell’area. Non è la prima volta che a Montesilvano si verificano situazioni analoghe con zone o edifici disabitati, scelti da persone senza casa come alloggio temporaneo. Tra i casi più recenti quello del motel River, della Stella Maris e del pontile di fronte al Teatro del Mare, occupati da diversi extracomunitari e sgomberati più volte dalle forze dell'ordine. «È giunto forse il momento di mettere seriamente mano alla riqualificazione dell'area del Pp1 che, almeno nell'intento originario, doveva essere un fiore all'occhiello della nostra città», ha commentato l'assessore alla polizia municipale, Vittorio Iovine. «Oggi abbiamo dovuto a malincuore privare del loro povero giaciglio gli abitanti di quest'ennesima favela urbana, dei reietti diseredati, incolpevoli vittime di una società ingiusta».

Difficile capire chi siano gli occupanti dell’accampamento di fortuna e dove trovino riparo una volta scoperti. «Da domani abbiamo il dovere di lasciare da parte inutili divisioni e lavorare insieme per il bene della nostra città», ha aggiunto l'esponente della giunta, «assicurando alla cittadinanza un tessuto capace di accogliere allo stesso modo e dignitosamente sia i turisti che gli immigrati».

Antonella Luccitti

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