LA STORIA

Addio a D’Alfonso, il minatore che scampò a Marcinelle 

Aveva 92 anni, nel 1956 tornò a Lettomanoppello e solo per una coincidenza  si  evitò la tragedia nella miniera in Belgio. Funerali svolti a Pescara

LETTOMANOPPELLO. Sarebbe rimasto sepolto nelle viscere della miniera del Bois du Cazier, l’8 agosto 1956, se non avesse deciso in quel periodo, di tornare con la famiglia a Lettomanoppello per partecipare al matrimonio della sorella Concettina.
Così si salvò Antonio D’Alfonso, 92 anni, minatore in Belgio dove emigrò negli anni Cinquanta per cercare fortuna, prima di tornare definitivamente nella sua Letto, in zona Canadine, nel 1965 e poi  trasferirsi a Pescara.
D’Alfonso, scampato alla tragedia di Marcinelle, è morto, dopo una breve malattia, venerdì alle 16 nell’ospedale di Pescara dove era ricoverato da qualche giorno. Lascia la figlia Gloria, 64 anni, docente di artistica nelle scuole medie di Roma, dove vive. L’altro figlio, Concezio, è morto nel 2000, cinque anni fa lo aveva lasciato anche la moglie, Domenica Di Pietrantonio. Addolorati anche i nipoti, Mario, figlio di Gloria e Sue Ellen D’Alfonso, figlia di Concezio.

I funerali del minatore, che l’11 dicembre avrebbe compiuto 93 anni, si sono svolti  alle 10,15 nella chiesa di Santa Lucia in via Tirino. Dopo la cerimonia funebre, Antonio D'Alfonso è stato sepolto nel cimitero di San Silvestro. (c.cor.)

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