PESCARA

Addio al professor Di Claudio, morto all’improvviso a 61 anni

Era ordinario di Elettrotecnica all’università Sapienza di Roma. I colleghi lo chiamavano “l’abruzzese forte e gentile”

PESCARA. «I suoi colleghi lo chiamavano “l’abruzzese forte e gentile”. Forte per la sua scienza, e gentile per la sua indole generosa e la sua bontà». Così viene ricordato Elio Di Claudio, morto improvvisamente nei giorni scorsi mentre era ricoverato in ospedale, a Pescara.

Aveva 61 anni, era professore ordinario di Elettrotecnica all’università Sapienza di Roma (dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni). Pur insegnando nella capitale (in passato, dopo la laurea in Ingegneria elettronica, aveva lavorato a Chieti Scalo) rientrava a Pescara ogni fine settimana, dalla famiglia.

«Era un vero galantuomo, una persona di altri tempi», mosso nel suo quotidiano da alcuni «valori fondanti, quelli classici, e cioè lealtà, onestà, rispetto, responsabilità, per lui imprescindibili», sottolinea dalla famiglia Marisa Ramundo, parlando di lui. E poi aveva particolarmente a cuore «famiglia, lavoro e amicizia, quella vera».