L'assessore regionale Piero Fioretti

CORONAVIRUS

Aiuti a lavoratori e prestiti, l'Abruzzo ancora in ritardo

Problemi per l’erogazione della cassa in deroga e i 25mila euro per le aziende

L'AQUILA. L'Abruzzo vive una doppia emergenza economica. L'erogazione della cassa integrazione in deroga sconta ancora ritardi con 654 domande trasmesse dalla Regione all'Inps per i pagamenti, a cui ieri sera se ne sono aggiunte altre 630, a fronte di 11.298 richieste ricevute sulla piattaforma telematica. Briciole, rispetto alla mole di lavoratori, ben 29.700, che fanno capo a piccole e micro aziende, in attesa ancora di ricevere il sussidio di marzo. E non va meglio sul fronte dei finanziamenti, con 20mila imprenditori, sui 100mila iscritti alle Camere di commercio abruzzesi, che hanno bussato alle porte delle banche per ottenere il prestito da 25mila euro. Soldi erogati a tasso zero, su garanzia dello Stato. Ma ad oggi sono state autorizzate solo 500 pratiche, a causa di un meccanismo burocratico che prevede il passaggio obbligato al Mediocredito centrale, prima del via libera al finanziamento. Numeri emersi, nella riunione promossa ieri a palazzo dell'Emiciclo, all'Aquila, dal presidente Marco Marsilio, e dagli assessori alle attività produttive, Mauro Febbo, e al lavoro, Piero Fioretti.

La Regione ha chiamato a raccolta il mondo bancario, presenti Banca Intesa, Unicredit, Bper Banca popolare di Bari e Iccrea e l'Inps, con il direttore regionale, Luciano Busacca, che ha illustrato i dati riferiti alle varie misure di sostegno ai lavoratori, legate all'emergenza Covid-19. 

La Regione sta tentando di recuperare il terreno perso, come spiegato anche dall'assessore Fioretti, che ha annunciato di aver potenziato il servizio di elaborazione delle domande della cassa in deroga con altre 30 unità. (m.p.)

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SUL CENTRO IN EDICOLA