la vicenda di pescara città dello sport

«Albore Mascia paghi 36mila euro»

La Corte dei conti cita in giudizio l’ex sindaco per un’assunzione

PESCARA. L’ex sindaco Luigi Albore Mascia è stato invitato a comparire in giudizio davanti alla sezione giurisdizionale della Corte dei conti per un’assunzione fatta nel 2010. La stessa magistratura contabile chiede la condanna dell’ex primo cittadino al pagamento della somma di 36.012 euro in favore del Comune, Provincia, Camera di commercio e Coni. La questione si riferisce alla candidatura di Pescara a Città europea dello sport nel 2012. Mascia, in qualità di presidente del comitato organizzatore, aveva fatto assumere come collaboratrice l’architetto Barbara Briolini, per un corrispettivo di 30mila euro lordi, senza ricorrere a un bando pubblico. Per questo la Corte dei conti ha citato in giudizio l’ex sindaco, dopo ben quattro anni e sette mesi dalla sottoscrizione di quel contratto e a due anni dall’archiviazione dell’inchiesta avviata dalla procura della Repubblica, a seguito di due esposti presentati dai consiglieri di allora Adelchi Sulpizio e Massimiliano Pignoli e dal dossier inviato alla procura dalla commissione d’inchiesta, nonostante il voto contro del consiglio comunale.

Sta di fatto che la Corte dei conti, ritiene vi sia stato un danno erariale con quell’assunzione effettuata senza bando. «È indubbio che la stipula del contratto con la consulente sia stato frutto di una volontà predeterminata di Mascia», si legge nell’atto, «non è altrettanto pacifico che egli avesse piena consapevolezza che la concretizzazione di tale volontà fosse anche del tutto illegittima, avendo egli giustificato la sua azione sulla presunta natura privatistica del comitato».

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