Allagamenti, scambio di accuse

Il M5S: troppe negligenze. Pettinari: caos in 20 minuti. Attacca il Pd
PESCARA. Scambio di accuse tra opposizione e maggioranza sugli allagamenti che martedì scorso hanno provocato disagi e danni in città. Ieri, il caso di Pescara sott’acqua è stato al centro della commissione Controllo e garanzia presieduta dal consigliere M5S Paolo Sola. «È emerso un quadro impietoso sotto ogni punto di vista», commenta Sola al termine della seduta, «innanzitutto per la negligenza che il Comune ha dimostrato nella manutenzione ordinaria e nella pulizia delle caditoie, con soli 900 interventi in un mese e mezzo su un totale di 30mila tombini, che rappresentano una goccia nel mare come dimostrato infatti dal disastro che abbiamo visto martedì nelle strade di mezza città. Da tempo ormai si sapeva dell’assoluta necessità di liberare gli scarichi e provvedere alla loro pulizia, e il fatto che questa attività sia partita solo a fine estate e con una tale lentezza rappresenta una mancanza grave. Se la programmazione e i tempi di intervento sono questi c’è molto di cui preoccuparsi da qui alla prossima pioggia».
Replicano a Sola gli assessori Cristian Orta e Massimiliano Pignoli: «È stata una precipitazione eccezionale che non era stata prevista in quella misura. Nonostante tutto, come protezione civile comunale abbiamo risposto e lavorato per la risoluzione delle emergenze segnalate al Coc, circa 60», dice Pignoli. E Orta sottolinea: «La pulizia dei tombini, da parte di Ambiente, segue una programmazione ed è calendarizzata. Nell’ultimo mese e mezzo, è stata intensificata per cui oltre alla pulizia ordinaria si è aggiunta quella di altri 900 tombini».
Nel giorno del nubifragio, il sindaco Carlo Masci era all’“Intelligent cities challenge” di Lisbona per parlare di Pescara pronta alla transizione verde: «È un paradosso che il sindaco vada all’estero a parlare di ecosistemi locali e transizione ecologica», dice Sola, «mentre molti dei suoi concittadini per l’ennesima volta devono contare i danni alle proprie attività commerciali allagate dalla pioggia. Come M5S presenteremo al prossimo consiglio comunale un ordine del giorno perché venga istituito un fondo di risarcimento per alleviare questi disagi. Non è più accettabile che siano i cittadini a pagare per le mancanze e la sciatteria di questa amministrazione».
Attacca anche il Pd: «Affermare che è andato tutto bene vuol dire nascondere la testa sotto la sabbia», dicono i consiglieri Piero Giampietro e Francesco Pagnanelli, «noi vogliamo essere costruttivi e per questo abbiamo voluto indicare cosa non ha funzionato: i canali di informazione del Comune sono rimasti in silenzio lasciando i pescaresi senza aggiornamenti sulle strade chiuse o da evitare, non c’è stato alcun supplemento di attenzione alle vie da sempre esposte come la zona dell’ospedale, via dei Peligni e via Aterno, le scuole sono state costrette da sole a cambiare gli orari di uscita dei bambini perché i piazzali erano sostanzialmente inagibili. Per non parlare dell’ospedale allagato. Tutto questo va corretto al più presto».
In commissione, dice il consigliere civico Domenico Pettinari, «è andato in onda il solito teatrino dove l’amministrazione ha detto che è stato fatto tutto il possibile e che si stanno pulendo i tombini. È inaccettabile che ad ogni pioggia si continui a sostenere che trattasi di evento eccezionale come se fossero tutti alluvioni catastrofici. Ribadisco con forza che solo dopo i primi 20 minuti di pioggia mi sono arrivate decine e decine di segnalazioni di allagamenti non dopo 20 ore. Dopo 20 minuti una città non può allagarsi».