Altri 19 morti, 705 casi e terzo indice d’Italia 

Le vittime totali salgono a 739: la più giovane è un farmacista di 55 anni Sale ancora il numero dei pazienti ricoverati. Oltre 15mila i malati attuali

PESCARA. Diciannove morti, 705 nuovi casi e terzo Rt (l'indice di riproduzione del virus) più alto d'Italia. Ancora una volta tutti gli indicatori fotografano una situazione difficile. Le persone al momento malate sfondano quota 15mila. La pressione sugli ospedali, ora che i numeri sono ai livelli massimi mai registrati, si fa sempre più forte. Attualmente i pazienti in rianimazione occupano la metà dei posti letto di terapia intensiva disponibili. Le misure previste dalla zona rossa ed entrate in vigore mercoledì dovrebbero contribuire ad arginare la corsa del contagio, ma per vederne gli effetti concreti, dicono gli esperti, bisogna attendere almeno due settimane.
ANCORA MORTI. Il bilancio delle vittime sale a 739. Sono 78 i decessi solo nell'ultima settimana; salgono a 189 se si considera il periodo dal primo novembre a ieri. I decessi recenti riguardano persone di età compresa tra 63 e 95 anni: cinque sono avvenuti in provincia dell'Aquila, altrettanti nel Chietino, quattro in provincia di Pescara e quattro in provincia di Teramo. I 18 decessi segnalati nell'ultimo bollettino ufficiale della Regione - 8 sono avvenuti nei giorni scorsi, ma sono stati comunicati solo ieri dalle Asl - riguardano un 85enne di Lanciano, una 74enne di Pescina, un 81enne di Brittoli, un 77enne ed una 90enne di Celano, una 86enne e un 93enne di Castellafiume, un 68enne di Montesilvano, un 79enne di Ortona, un 86enne di Torrevecchia Teatina, un 88enne di Chieti, un 81enne di San Salvo, un 63enne di Collecorvino, un 86enne di Notaresco, una 95enne di Spoltore, una 82enne e un 81enne di Martinsicuro e una 94enne di Torricella Sicura. Nel pomeriggio arriva la notizia di un altro decesso, non ancora inserito nei dati ufficiali: un 55enne morto all'ospedale di Teramo. Si tratta di Vincenzo Tarquini, di Montorio al Vomano. Farmacista e storico dirigente di calcio, era molto conosciuto in città.
NUOVI CASI. I 705 nuovi casi accertati con gli ultimi test sono emersi dall'analisi di 4.648 tamponi: è risultato positivo il 15,17% dei campioni analizzati. Il rapporto tra positivi e test eseguiti, dopo giorni in calo, è di nuovo in crescita rispetto a giovedì (13,48%).
Dei nuovi positivi, il più giovane è un bambino di Pescara di cinque mesi e il più anziano è un 97enne di Teramo. Quelli con età inferiore ai 19, cioè in età scolare, anni sono ben 102: 43 in provincia dell'Aquila, 20 in provincia di Chieti, 15 in provincia di Teramo e sette in provincia di Pescara. Il totale regionale dei casi di Covid-19 dall'inizio dell'emergenza ad oggi sale a 22.547.
LE LOCALITÀ. Tra le località con più nuovi casi, in testa c'è L'Aquila, con 56 contagi recenti, seguita da Avezzano (42), Teramo (34), Pineto (30), Sulmona (27), Atri (27), Pescara (26) e Silvi (24). Più di 10 nuovi casi anche a Montesilvano (18), San Giovanni Teatino (15), Celano (15), Chieti (13), Giulianova (12), Trasacco (12), Vasto (11) e Pratola Peligna (10). Con gli ultimi dati, a L'Aquila il totale dei contagi dall'inizio di novembre a ieri sale a 1.300. Ad Avezzano arriva a 539, a Teramo a 606, a Pescara a 541 e a Montesilvano a 348. A livello provinciale, l'Aquilano è in testa per numero di nuovi casi: sono 301 in più. Seguono la provincia di Teramo (209), il Pescarese (102) e il Chietino (86).
OLTRE 15MILA MALATI. Il numero delle persone al momento malate sfonda quota quindicimila. I 171 guariti delle ultime ore non riescono a contrapporsi alla velocità del virus. Gli attualmente positivi, infatti, sono 516 in più ed arrivano complessivamente a 15.378. La maggior parte dei malati, 14.642 persone (+512 rispetto a giovedì), è in isolamento domiciliare. I pazienti ospedalizzati sono 736: di questi 661 sono in terapia non intensiva e 75 in terapia intensiva. Al momento, a fronte di una soglia di allarme pari al 30%, è occupato il 49,7% dei 151 posti letto di rianimazione disponibili in Abruzzo.
CASI IN REPARTO. Ma il Covid crea problemi anche negli ospedali non dedicati al virus. È il caso del presidio sanitario di Popoli, dove è stata accertata la positività di tre pazienti dell'Unità di Riabilitazione e medicina fisica. È stato subito disposto il trasferimento dei degenti al Covid Hospital di Pescara, mentre sono state avviate le attività di sanificazione dei locali. Verifiche in corso per appurare se vi siano casi positivi anche nel reparto di Radiologia.
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