Ambiente spa, il bilancio del presidente Chiavaroli: "Un’azienda in crescita che svolge bene le sue attività"

Le sfide future al centro dell’attenzione, tra il completamento del servizio di raccolta porta a porta su tutta Pescara e la gestione dei servizi straordinari di pulizia. L’intervista
PESCARA. Difende – e non potrebbe essere altrimenti – il proprio operato da presidente di Ambiente spa, tracciando un bilancio su quanto fatto finora e, soprattutto, annunciando le sfide future, tra il completamento del servizio di raccolta porta a porta su tutta Pescara e la gestione dei servizi straordinari di pulizia. Ricardo Chiavaroli risponde alle domande del Centro e, da ex numero 1 della Gtm, dice la sua anche sulla sospensiva del Tar che ha portato al blocco dei bus elettrici sulla strada parco.
Qual è, fino a questo momento, il suo bilancio da presidente di Ambiente Spa?
«Dal punto di vista manageriale e personale davvero molto positivo: un’azienda in crescita, con un bilancio in attivo, che svolge bene le proprie attività operative, amministra bene il denaro dei contribuenti e tutela i lavoratori. Personalmente, poi, sono consapevole che svolgendo un servizio pubblico contribuiamo con orgoglio civico, grazie a tutta la squadra e con il sostegno del Comune di Pescara e degli altri soci, a dare un eccellente servizio alla comunità, e devo dire che anche in questo senso la nostra reputazione è cresciuta».
Lo sciopero dei lavoratori nelle scorse settimane ha creato alcuni disagi. Come avete affrontato la questione?
«Uno sciopero nel campo dei rifiuti e dell’igiene urbana crea problemi di grande impatto non solo nel giorno stesso, ma anche in quelli a seguire a causa degli accumuli. Tuttavia, come sempre in questi casi straordinari, abbiamo risposto con uno sforzo aggiuntivo, avvalendoci di una buona organizzazione e di una pianificazione aziendale condivisa con gli operatori, pur nei limiti delle normative sul diritto di sciopero, riuscendo così a contenere i disagi per i cittadini».
Dopo le mille polemiche, come procede adesso la raccolta porta a porta?
«Direi bene. Lo confermano i dati (un sondaggio indipendente svolto per Arera, l’autorità nazionale del sistema rifiuti) e l’incremento della percentuale di raccolta differenziata che continua a crescere proprio grazie alla raccolta porta a porta. Ogni sistema innovativo presenta difficoltà iniziali e a volte polemiche a priori. Tuttavia, con un approccio attento ma non rigido, stiamo andando incontro alle esigenze di cittadini e imprese e il risultato è davvero buono anche grazie alla loro collaborazione; è pur vero che c’è una persistente sacca di inciviltà nell’abbandono di rifiuti, ma questo è un problema che prescinde dal sistema di raccolta usato e sul quale, sempre in sintonia con il Comune, interveniamo costantemente sia attraverso la comunicazione con i cittadini sia tramite l’applicazione delle dovute sanzioni per chi viola le regole a danno della collettività».
Come gestite i servizi straordinari di pulizia? L'ultima prova, in tal senso, c’è stata una settimana fa con la festa per la promozione del Pescara in Serie B.
«Noi svolgiamo un lavoro impegnativo, spesso non conosciuto o dato per scontato, ma l’esempio del dopo partita per noi è un ulteriore momento di soddisfazione, come pure è avvenuto in occasione di grandi eventi o con il G7: senza infatti trascurare i servizi ordinari di raccolta e pulizia regolari, e sempre grazie alla nostra pianificazione e allo spirito di servizio degli operatori, già pochi minuti dopo la fine della partita abbiamo effettuato interventi straordinari e ripulito ad esempio tutta la zona stadio e la riviera dai rifiuti creati dal grande afflusso di persone che festeggiavano in strada. La mattina dopo Pescara era tirata a lucido, come merita una città da “promozione”».
Cambiamo contesto. Lei ha espresso disappunto per l'ordinanza del Tar con cui è stato interrotto il servizio di bus elettrico sulla strada parco. Perché?
«Non entro nel dibattito tecnico e giuridico, ma voglio ricordare che nel 2003 (ero presidente della Gtm), con l’ingegner Tonelli e il fondamentale supporto dell’onorevole Nino Sospiri, firmai il primo contratto di appalto per la filovia; non è tollerabile che a vent’anni di distanza si stia ancora a discutere inutilmente, creando in realtà solo danni alla maggioranza dei cittadini e all’ambiente. Ritengo che la sindrome del “non dietro casa mia” non può e non deve più bloccare opere di pubblica utilità come nel caso dei bus sulla strada parco; un’opera utile, ecologica, moderna, che contribuisce a innalzare il diritto di tutti a viaggiare meglio, più adeguatamente e senza inquinare».
@RIPRODUZIONE RISERVATA