Appalto affissioni, la Forestale in Comune

Aperta un’inchiesta su una denuncia anonima, acquisiti alcuni atti. L’ente assicura: è tutto in regola

PESCARA. Alcuni giorni fa, alcuni uomini del Corpo forestale dello Stato si sono presentati in Comune per acquisire gli atti riguardanti la gara d’appalto, avviata nel 2014 dalla precedente amministrazione, per l’affidamento del servizio di gestione e riscossione della tassa sulla pubblicità, affissioni, occupazione spazi pubblici, imposta sui rifiuti e canone spazi nei mercati. Ci sarebbe un’inchiesta in corso aperta a seguito di una denuncia anonima recapitata alla procura e al Comune.

In questa lettera, secondo indiscrezioni, ci sarebbe l’invito a valutare meglio i requisiti della seconda classificata nella gara d’appalto, ossia la Soget, la nota società di riscossione cui il Comune aveva affidato in passato la gestione di alcune imposte locali.

Ma quell’appalto ha creato anche un altro grattacapo all’attuale amministrazione comunale. In questo caso sarebbe stata la vincitrice della gara aggiudicataria dell’appalto, ossia la Rti di cui fanno parte un consorzio guidato da Poste tributi e la Ica, a dare qualche problema. In pratica, una società facente parte del consorzio sarebbe finita in amministrazione controllata. Poste tributi ha quindi espresso la volontà di recedere dal contratto. Per questo motivo, il Comune ha interpellato l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), guidata da Raffaele Cantone, per chiedere delucidazioni su come comportarsi. L’Anac ha risposto il 2 agosto scorso invitando l’amministrazione comunale a modificare il contratto a seguito del recesso di Poste tributi e ad affidare il servizio alla società Ica.

L’assessore ai tributi Adelchi Sulpizio ha spiegato così ciò che sta avvenendo. «I fronti sono due, diversi e ben distinti», ha spiegato, «il primo, l’esposto anonimo non riguarda i requisiti di partecipazione alla gara, ma la procedura di valutazione delle offerte. Circa le segnalazioni sollevate dal documento arrivato in forma anonima al Comune, l’ente ha attivato immediatamente una procedura di verifica interna al fine di avere la massima chiarezza e applicando tutte le normative di riferimento». Dall’indagine interna, ancora in corso, non sarebbero risultate irregolarità. «Per quanto riguarda il secondo fronte», ha fatto presente Sulpizio, «ovvero il soggetto aggiudicatario dell’appalto, si trattava di risolvere una questione amministrativa relativa alle vicende interne al raggruppamento che si era aggiudicato la gara. Prima di assumere una decisione è stata attivata una procedura preventiva di parere all’Anac».(a.ben.)

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