Appalto per 36 stazioni solo per mezzi elettrici

22 Maggio 2023

Bici, moto e monopattini: accordo Regione, Ferrovie e aziende di bus

Scendere dal treno e trovare pronta un’auto elettrica a noleggio, con cui raggiungere la propria destinazione. Oppure inforcare una bici e percorrere il lungomare adriatico, dalla costa teramana a quella dei trabocchi. Oppure ancora, optare per un percorso urbano (tra città d’arte e capoluoghi) con un monopattino o un ciclomotore. La svolta verde per l’Abruzzo si chiama sharing mobility: la mobilità condivisa sulla quale la Regione, attraverso il Dipartimento infrastrutture e trasporti, finanzia progetti destinati a promuovere questo tipo di servizio che potranno essere presentati fino alle ore 13 del 28 giugno mediante una manifestazione d’interesse rivolta alle imprese di trasporto pubblico locale affidatarie di contratti di servizio sottoscritti con la Regione, o di contratti in house sottoscritti con l’ente locale, ma anche gli enti locali stessi che esercitano il servizio di trasporto pubblico locale in economia. Possono presentare domanda anche i raggruppamenti temporanei o stabili (associazioni temporanee d’impresa, consorzi, società consortili) purché a fare istanza sia il titolare del contratto di servizio. I progetti avranno durata triennale e si concluderanno non oltre il 30 giugno 2025.
patto con RETE FERROVIARIA
Per attuare il piano la giunta regionale ha ritenuto di avvalersi delle risultanze del Programma per lo sviluppo dell’intermodalità nelle stazioni ferroviarie di Rfi in Abruzzo. Referenti operativi per la Regione Emidio Primavera, direttore del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti ed Evelina D’Avolio, responsabile regionale del Tpl ferroviario.
progetto ambizioso
Il Dipartimento ha emesso l’avviso pubblico per individuare i progetti da finanziare con le risorse attribuite alla Regione dal decreto interministeriale 417/2022. Le risorse sono complessivamente pari a 1.228.426,68 euro per il triennio 2022-2024. In particolare, 401.406,37 euro per l’anno 2022; 409.475,56 per il 2023 e 417.544,75 per il 2024. Le risorse eventualmente non utilizzate al 31 dicembre 2024 possono essere comunque destinate ai progetti ammessi a finanziamento sino al 30 giugno 2025. Entro il 31 marzo 2026 la Regione trasmette ai ministeri delle Infrastrutture e trasporti e dell’Economia e finanze la rendicontazione, con l’indicazione degli importi erogati per i singoli progetti. È prevista, nell’ambito di questo finanziamento, una spesa di funzionamento – nel limite massimo del 3% dell’importo di progetto dei gestori del Trasporto pubblico locale – per l’attuazione dello stesso al fine di garantire la complementarietà con il servizio di trasporto pubblico locale e la spesa dev’essere riportata e motivata nel progetto e nella successiva convenzione tra il gestore e l’operatore di mobilità condivisa.
gli obiettivi
L’obiettivo è quello di diffondere la sharing mobility, intesa nell’accezione più ampia di veicolo condiviso, che mira a integrare il trasporto pubblico, a complemento, laddove non presente o non capillare, e trasformare le abitudini di mobilità tanto da ridurre, progressivamente, il tasso di motorizzazione del mezzo privato. I progetti garantiscono scontistiche o altre forme di agevolazione dedicate agli utenti dei servizi di trasporto pubblico locale per l’acquisto di servizi di mobility sharing, i cui oneri sono sovvenzionati con le risorse del decreto.
le 36 stazioni interessate
Oltre all’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo, l’elenco delle 36 stazioni che saranno interessate dalla “rivoluzione verde” annovera località turistiche della costa e città d’arte dell’entroterra, ma in prima fila ci sono i grandi snodi di traffico lungo la direttrice adriatica. Queste, nel dettaglio, le 36 stazioni che sono state individuate dal programma (il primo nome, nel caso di più centri indicati, individua il luogo dove si trova la stazione): Alba Adriatica-Nereto-Controguerra, Avezzano, Bazzano, Bussi, Casalbordino-Pollutri, Chieti, Chieti-Madonna delle Piane, Fossacesia-Torino di Sangro, Francavilla al Mare, Giulianova, L’Aquila, L’Aquila Campo di Pile, L’Aquila San Gregorio, Martinsicuro, Montesilvano, Mosciano Sant’Angelo, Ortona, Paganica, Pescara, Pescara Portanuova, Pescara San Marco, Pescara tribunale, Pineto-Atri, Popoli-Vittorito, Porto di Vasto, Pratola Peligna, Roseto degli Abruzzi, San Demetrio ne’ Vestini, San Vito-Lanciano, Scerne di Pineto, Silvi, Sulmona, Teramo, Tollo-Canosa Sannita, Tortoreto Lido, Vasto-San Salvo.
quali mezzi noleggiare
I servizi di condivisione di veicoli ammessi a finanziamento sono quelli svolti con i seguenti mezzi: velocipedi, biciclette a pedalata assistita, compresi i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica non dotati di posti a sedere, ciclomotori, motoveicoli e motocicli, autoveicoli con un massimo di nove posti. Ciascun progetto presentato, si legge nell’avviso della Regione, deve necessariamente interessare servizi di sharing effettuati con una sola tipologia di veicoli. I progetti hanno a oggetto esclusivamente servizi di mobilità condivisa, prevalentemente ad alimentazione elettrica o muscolare, complementari ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale e in particolare l’attuazione e la promozione, la messa a disposizione, il rafforzamento e il potenziamento di: servizi di condivisione di veicoli, sia con modello operativo a prenotazione (station-based) sia a flusso libero (free-floating) – vale a dire che i mezzi possono essere prelevati solo se disponibili al momento dell’utilizzo e non è possibile la prenotazione in anticipo –, compresa l’estensione geografica e/o oraria dell’area di copertura di servizi di condivisione già attivati; servizi di car pooling (auto condivisa) quale misura di gestione della mobilità aziendale o di ente; servizi di trasporto a chiamata; altri servizi complementari e incentivanti rispetto ai servizi di mobilità condivisa e innovativa.
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