Appello per il convitto chiuso da dieci anni 

Il docente Di Benigno (presidente Ex allievi del Cuppari): «La struttura va restituita agli studenti»

ALANNO. «È inagibile da dieci anni il convitto nell'ex convento di Alanno. Chiediamo la conclusione dei lavori di ristrutturazione per consentire la restituzione della struttura agli studenti costretti a risiedere nella sede provvisoria dell'ex scuola media». È il grido di dolore lanciato da Fernando Di Benigno, presidente dell'associazione ex allievi del “Pietro Cuppari” e docente agronomo dell'istituto di via XX Settembre, che ripercorre: «Nel corso degli anni sono stati iniziati e portati a termine i lavori di adeguamento sismico dell'immobile, ma non quelli di rifinitura e realizzazione degli impianti. Il convitto temporaneo seppur funzionale ha una limitata capienza che ha penalizzato il numero degli iscritti e di conseguenza l’economia locale. Tante amministrazioni si sono succedute, Chiodi, D’Alfonso e l’attuale Marsilio, che non hanno dato risposte con lo stanziamento dei fondi necessari alla riapertura nonostante le innumerevoli promesse».
Secondo Di Benigno «occorrono circa 2 milioni di euro per la riapertura del convitto di un istituto fondato nel 1859, tra i più vecchi della nazione, ma di eccellenza». Quindi «il mio appello bipartisan va ai neoeletti onorevoli, a Regione, Provincia e Comune, affinché si adoperino per l’inserimento nei prossimi bilanci della cifra necessaria a riaprire il convitto».
Sono 45 gli studenti convittori su complessivi 250 dell'omnicomprensivo di Alanno, spalmati tra il Cuppari e la sede di Villareia, in parte inagibile dopo le grandinate del 2017. La preside dell'istituto, Maria Teresa Marsili, rassicura: «La Provincia sta effettuando una serie di sopralluoghi degli interventi da attuare per mettere le scuole in sicurezza». Al momento la situazione è, però, la seguente: «La parte centrale dell'ex convitto è stata adeguata sismicamente, ora vanno sistemate le due ali laterali con impianti idrici, sanitari e pavimentazioni. Mi risulta che siano stati assegnati fondi per 850mila euro. Al Cuppari sono in corso i lavori di sistemazione del solaio danneggiato da infiltrazioni. Abbiamo spostato gli studenti in altre aule e bloccato i laboratori ma, nonostante i sacrifici, andiamo avanti con spirito di collaborazione».
Situazione più critica a Villareia, edificio che ospita 50 studenti dal primo al terzo anno. «Solo metà della scuola è utilizzata, parte del piano terra deve essere ristrutturato. Entro il 10 dicembre, come ci ha richiesto la Provincia, relazioneremo sullo stato dei danni e degli interventi da eseguire nei vari plessi».
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