Arrestato per droga, gli sequestrano la casa

Francavilla, l'appartamento sarebbe provento dello spaccio

FRANCAVILLA. Gli inquilini che ci abitano in affitto non lo sanno, ma da ieri un appartamento da 250mila euro nel centro di Francavilla è stato messo sotto sequestro preventivo dai carabinieri del Nucleo investigativo di Chieti, su richiesta della direzione distrettuale Antimafia. L'immobile risulta riconducibile a Simone Cuppari, il 31enne di origine calabrese arrestato a novembre del 2010 in quanto ritenuto a capo di un sodalizio che trafficava droga dalla Locride all'Abruzzo.

È a novembre del 2010, in concomitanza con l'indagine «Shot 2009» coordinata dalla direzione distrettuale Antimafia dell'Aquila, Cuppari fu arrestato con altre cinque persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico della droga e all'impiego di denaro illecito in attività lecite. Droga che secondo l'accusa arrivava dalla Locride e veniva immessa sui mercati teatino e pescarese, ma anche in quelli di Como, Gorizia e Brindisi con i proventi reinvestiti in case e attività commerciali. Per questo, già in quell'occasione, a Cuppari gli furono sequestrati altri due appartamenti, uno dove abita ancora attualmente (è indagato ma libero) e un altro dato in affitto. E sempre nella convinzione che l'immobile sia stato acquistato con denaro proveniente dall'attività di spaccio di ingenti quantitativi di droga, ieri i carabinieri sono andati a notificare un altro provvedimento di sequestro preventivo (disposto dal gip del Tribunale dell'Aquila) nel centro di Francavilla. Un appartamento intestato a un congiunto di Simone Cuppari che, in base a una serie di accertamenti, sarebbe in realtà risultato riconducibile allo stesso Cuppari.

Il nome del 31enne residente a Francavilla era saltato fuori nel 2009 dopo che i carabinieri di Chieti intercettarono il pescarese Valter De Lellis, di 46 anni, che viaggiava con otto chili e duecento grammi di cocaina nell'auto. Secondo gli investigatori quella era droga destinata all'area metropolitana di Pescara-Chieti mentre De Lellis era il corriere del sodalizio capeggiato proprio da Cuppari. Il quale, pur continunando a disporre degli immobili sequestati, non li può vendere. (s.d.l.)

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