Condutture dell’acqua da rifare: lavori al via dal 12 maggio, previsti disagi in mezza città per un anno

2 Maggio 2025

Lavori fino a marzo 2026, si parte da viale Pindaro e via Michelangelo. Livello (Aca): «Si transita ad un unico senso di marcia». Pastore: «Così superiamo il problema della dispersione idrica»

PESCARA. Un maxi cantiere che per un anno cambierà la viabilità in mezza città. Partiranno il 12 maggio i lavori da 15 milioni di euro, l’opera più importante avviata dall’Aca, per il rifacimento della conduttura di Pescara che perde troppa acqua: l’adduttrice principale realizzata negli anni ’60 che, per via del tempo, deve essere sostituita. Interventi a ritmo serrato, più squadre di operai a lavoro e turni anche d’estate: è il programma prefissato dall’Azienda che si occupa del cantiere. Ma non mancheranno i disagi: nelle vie interessate dai lavori gli automobilisti procederanno a un solo senso di marcia, mentre sull’altra carreggiata ci saranno gli operai. Secondo il cronoprogramma, il cantiere, annunciano i vertici Aca, «durerà fino a marzo 2026. Ma ci auguriamo di terminare prima». E l’opera suscita polemiche. L’opposizione attacca: «Ci saranno disagi per residenti, utenti e soprattutto per i commercianti che già sono costretti da tempo a una crisi senza precedenti anche a causa della mancanza di parcheggi».

IL MAXI CANTIERE

 «Due squadre di operai partiranno da via Michelangelo, contemporaneamente una terza lavorerà su viale Pindaro», spiega al Centro il dirigente Aca Lorenzo Livello. Cronoprogramma alla mano, il cantiere parte il 12 maggio. L’intervento da 15 milioni è stato reso possibile grazie all’intercettazione di fondi Pnrr per l’80 per cento «e il resto sarà a carico di Aca», continua Livello. Le vie interessate dai lavori sono viale Pindaro, via D'Annunzio, via Chieti, corso Vittorio, via Michelangelo, via del Santuario fino a via dei Gesuiti. In pratica, mezza città a scaglioni vedrà il restringimento di carreggiata e gli operai al lavoro. Nessun disagio, al momento, per l’acqua: «Solo al termine dell’intervento, ci potrebbero essere parziali chiusure dovute ai riallacci. Ma saranno minime», spiega Livello che indica il mese di «marzo 2026» per il termine lavori.

LA DISPERSIONE IDRICA

 Oltre ad essere un lavoro di manutenzione, l’installazione di nuove conduttore «consentirà di superare il problema delle perdite di acqua», spiega il consigliere Massimo Pastore con delega ai lavori pubblici, «che al momento raggiunge il 30%, un dato senza dubbio allarmante che ha portato l’Aca ad attivarsi per superare una criticità storica. Si tratta di un’opera fondamentale per affrontare e superare l’emergenza idrica che ha accompagnato le ultime estati in diverse zone della città». Per quanto riguarda i disagi al traffico, per Pastore il punto critico ci sarà solo durante «i ripristini stradali», dice, «che avverranno successivamente, potranno contemplare la chiusura temporanea al traffico, ma parliamo sempre di interventi per realizzare nuovi asfalti, la cui durata è davvero limitata nel tempo. In vista di questi lavori, in cui impatto non sarà disastroso ma marginale, ci tengo ad evidenziare che serviranno a risolvere un problema, quello dell'acqua, che risulta prioritario per la popolazione e lanciare allarmi non aiuta certamente a risolverli, i problemi».

LA POLEMICA

 A lanciare il grido d’allarme sulle conseguenze del cantiere sono i consiglieri civici della lista Pettinari sindaco Massimiliano Di Pillo e Domenico Pettinari. Ieri, a seguito della commissione lavori pubblici, Pettinari ha fatto presente i disagi per cittadini e commercianti, dovuti al «restringimento della carreggiata e la sospensione dei parcheggi e anche l’interdizione al traffico completo sulla stessa via Chieti», dice in una nota, «possiamo immaginare il grande disagio provocato ai residenti, agli utenti della strada e soprattutto ai commercianti che già sono costretti da tempo a una crisi senza precedenti anche a causa della mancanza di parcheggi». Dopo l’elenco dei disagi del cantiere, Pettinari si sofferma sull’organizzazione dei lavori che avverranno «in estate, in concomitanza quindi con oltre 65 eventi ludici e con migliaia di turisti che invaderanno la nostra città», dice, «ciò significa condannare alla morte le tante attività commerciali e artigianali di Pescara, oltre a creare disagi che assumono il valore di veri e propri danni agli utenti, ai residenti e quindi agli esercizi stessi». Di qui, come limitare i danni secondo Pettinari: «Non far coincidere la realizzazione dei lavori con la stagione estiva, avrebbe dovuto realizzare parcheggi nuovi e non far coincidere l’opera con la sottrazione di migliaia di parcheggi nell’area di risulta e prevedere l’abbassamento delle tasse per i cittadini ma soprattutto per i commercianti danneggiati dai cantieri».