Asl, i computer ancora bloccati Le cartelle si compilano a mano 

I disagi vanno avanti da due giorni: gli hacker non c’entrano, tecnici al lavoro per ripristinare i servizi Impossibile prenotare le visite al Cup, i pazienti costretti a rimandare i pagamenti per esami e controlli

PESCARA. Prosegue da quasi due giorni il blocco informatico che ha mandato in tilt i computer di diversi reparti dell’ospedale civile tra cui il Cup, il Pronto soccorso e la Radiologia. Disagi limitati per i pazienti, che comunque continuano ad effettuare le visite mediche, almeno quelle urgenti, ma sono costretti a rimandare a data da destinarsi i pagamenti delle prestazioni. Più complesso il lavoro degli operatori, medici e infermieri, costretti a registrare a mano i dati degli utenti e smistare i casi più urgenti da quelli programmati, e quindi rinviabili.
La causa del disservizio non è stata ancora rintracciata alle 20 di ieri sera, a quasi 30 ore dall’interruzione del servizio, ma la rete informatica si è bloccata dopo un regolare aggiornamento di sistema. E la Asl, in una nota diramata in serata, annuncia: «La direzione della Asl, scusandosi per i disagi, informa che adotterà i relativi provvedimenti nei confronti del fornitore dei citati sistemi software, responsabile del mancato ripristino dei sistemi nonché delle suddette problematiche».
I tecnici ingegneri di presidio hanno lavorato giorno e notte al ripristino delle connessioni e le operazioni vanno avanti da venerdì pomeriggio, dopo le 15 quando si è verificato il guasto. Dalla Asl escludono che si possa trattare di un attacco hacker dopo quelli che hanno seminato il panico alla Asl dell’Aquila, in Regione Abruzzo e alla Provincia dell’Aquila. Immediatamente dopo i fatti aquilani, la Asl pescarese si era attivata con una serie di «verifiche tecniche» per mettere in salvo i dati sensibili e alzare il livello di sicurezza interna. Ed è stata la stessa azienda sanitaria, nel pomeriggio di venerdì, a diramare una nota in cui è stato rivelato l’epicentro del disservizio allo scopo di rassicurare i pazienti in fila per le visite mediche. «A causa di un malfunzionamento di Oracle», ha scritto la Asl in una nota, «un ordinario intervento di aggiornamento tecnologico ha innescato un imprevedibile blocco critico di tutti i sistemi engineering, vale a dire Centro unico di prenotazione, contabilità, personale, Trasfusionale, Anatomia Patologica e tutte le relative integrazioni con Pronto soccorso, Laboratorio e Radiologia. I tecnici sono al lavoro per risolvere la criticità entro circa sei ore».
Al Cup dell’ospedale, aperto fino alle 19 (un’ora prima si è fermato il call center) hanno operato pochi addetti agli sportelli che hanno provveduto ad informare del disagio i pazienti che mano a mano arrivavano per pagare le prestazioni prima di recarsi a fare le visite mediche. Per «minimizzare i disservizi sono state prese delle contromisure», hanno spiegato dalla Asl, «il personale sanitario ha scritto a mano le prescrizioni, i pazienti che già avevano le prenotazioni in corso hanno fatto le visite e rimandato i pagamenti ad altra data. I controlli urgenti sono stati eseguiti regolarmente, gli altri programmati sono stati rimandati. La direzione si scusa per i disagi causati all'utenza, ma gli ingegneri informatici di presidio stanno ancora lavorando».