Assegno per i figli: chi avrà gli aumenti 

Scatteranno da febbraio: per le famiglie numerose si può arrivare a 658 euro al mese se entrambi i genitori lavorano

PESCARA. Aumenta, da febbraio, l'importo dell'assegno unico universale, introdotto dal Governo lo scorso anno in sostituzione delle diverse prestazioni già esistenti a favore delle famiglie. Parliamo delle detrazioni fiscali per ogni figlio a carico e per i lavoratori dipendenti a cui si aggiungevano misure minori per pochi beneficiari o di natura temporanea.
Il nuovo modello aiuta prevalentemente le famiglie con redditi più bassi e, da quest'anno, alcuni importi sono stati ulteriormente aumentati.
LE MAGGIORAZIONI.
La prima fascia è quella con Isee fino a 15mila euro. L’importo della misura è fissato a 175euro per ogni figlio minorenne a carico, a 85 euro per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni e a 85 euro per ogni figlio disabile da 21 anni in su. Le maggiorazioni previste sono di 85 euro per ciascun figlio dal terzo in poi e di 30 euro per ogni figlio, nel caso in cui entrambi i genitori lavorano.
La seconda fascia va da 15mila a 20mila euro: in questo caso le famiglie riceveranno 150 euro per ogni figlio a carico, 73 euro per i figli fino a 21 anni e per i figli disabili da 21 anni in su. Dal terzo figlio la maggiorazione sarà di 71 euro. Se entrambi i genitori lavorano si avranno 24 euro in più al mese. La terza fascia arriva a 25mila euro. L’importo base è di 125 euro a figlio, 61 euro per i maggiorenni fino a 21 anni e 61 euro per i disabili sopra i 21 anni. Dal terzo figlio l'assegno sarà maggiorato di 57 euro, con 18 euro in più se entrambi i genitori lavoratori.
LE FASCE PIÙ RICCHE.
Con Isee da 25mila a 30mila euro spetteranno 100 euro a figlio, 49 euro per i figli da 18 a 21 anni e 49 euro per i figli disabili sopra i 21 anni. Le maggiorazioni sono di 43 euro dal terzo figlio in poi e 12 euro a figlio per entrambi i genitori che lavorano. Fino ai 35mila euro, invece, gli importi scendono a 75 euro a figlio, 37 euro se maggiorenne sotto i 21 anni, 37 euro se disabile sopra i 21 anni, 29 euro dal terzo figlio in poi e 6 euro se entrambi i genitori lavorano.
L’ultima fascia è quella oltre i 40 mila euro: per queste famiglie l'assegno unico corrisponderà a 50 euro per ogni figlio minorenne, 25 euro nel caso di figli fino a 21 anni, 25 euro per i figli disabili sopra i 21 anni e 15 euro dal terzo figlio. Non sono previste maggiorazioni per i genitori che lavorano entrambi. Per tutte le fasce sono previsti incrementi dell’importo legati alla disabilità di un figlio. La somma aggiuntiva sarà di 105 euro per ogni figlio non autosufficiente minorenne, di 95 euro per ogni figlio minorenne con disabilità grave, di 85 euro per i figli con disabilità media e di 80 euro per ogni figlio maggiorenne con disabilità.
Altre maggiorazioni fanno riferimento alle madri con meno di 21 anni, che riceveranno un assegno mensile di 20 euro, e ai nuclei con quattro o più figli, a cui spetteranno 100 euro.
ALCUNI ESEMPI.
Calcolare l’importo dell’assegno unico è semplice conoscendo le somme spettanti e le maggiorazioni. Vediamo qualche esempio. Nel caso di una famiglia media, due genitori e due figli minorenni con un Isee di 20mila euro: l’erogazione sarà di 300 euro se solo un genitore lavora e di 348 euro se entrambi hanno un’occupazione. Ad una famiglia di cinque persone, con uno dei figli maggiorenne disabile, spetteranno 150 euro per ogni figlio minorenne (300 euro), più i 73 euro per il figlio disabile a cui si aggiunge la maggiorazione dedicata alle famiglie con tre figli pari a 71 euro.
Di conseguenza l’importo totale erogato sarà di 586 euro. Assegno mensile che salirà a 658 euro se entrambi i genitori lavorano. (m.p.)