Attiva ferma 66 assunzioni «I concorsi non servono»

La legge obbliga le società partecipate ad attingere agli elenchi degli esuberi Ma il direttore Del Bianco: «Troppi dubbi, abbiamo richiesto il parere a un legale»

PESCARA. I dieci concorsi banditi da Attiva nello scorso settembre si stanno quasi per concludere. Ma la società municipalizzata dei rifiuti, almeno per il momento, non procederà alle assunzioni. I vertici dell’azienda, infatti, hanno scoperto che c’è una norma del decreto legislativo sulle società partecipate, meglio conosciuto come legge Madia, dal nome del ministro alla Funzione pubblica Marianna Madia, che renderebbe di fatto inutili i concorsi. La norma in questione è l’articolo 25 del decreto, dal titolo «Disposizioni transitorie in materia di personale». Ecco, in sintesi, cosa stabilisce. «Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto», si legge, «le società a controllo pubblico effettuano una ricognizione del personale in servizio per individuare eventuali eccedenze. L’elenco del personale eccedente, con la puntuale indicazione dei profili posseduti, è trasmesso alla Regione». L’articolo prosegue: «Le Regioni formano e gestiscono l’elenco dei lavoratori dichiarati eccedenti e agevolano processi di mobilità in ambito regionale».

Ma è il comma successivo che impensierisce maggiormente l’azienda controllata al cento per cento dal Comune. «Fino al 30 giugno 2018», è scritto ancora, «le società a controllo pubblico non possono procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato se non attingendo agli elenchi». L’unica eccezione ammessa è la seguente: «Esclusivamente ove sia indispensabile personale con profilo infungibile inerente a specifiche competenze e lo stesso non sia disponibile negli elenchi, le Regioni possono autorizzare, in deroga a quanto previsto, l’avvio delle procedure di assunzione».

Il direttore di Attiva Massimo Del Bianco ha espresso dubbi sull’applicazione di questo decreto. «Non so se questa norma sia applicabile», afferma, «in quanto non sono stati ancora emanati gli appositi decreti attuativi». «Per questo motivo», aggiunge, «abbiamo richiesto il parere ad un legale specializzato Costantino Tessarico e ora siamo in attesa del suo responso».

Ma il direttore della società si dice anche pronto a percorrere una strada alternativa, nel caso il parere dovesse essere sfavorevole. «Nel caso in cui non potessimo procedere alle assunzioni con contratti a tempo indeterminato tramite concorsi», spiega, «potremmo ricorrere ad assunzioni a tempo determinato».

Nel frattempo, i concorsi vanno avanti. Sono in dirittura di arrivo quelli per operatori ecologici e cimiteriali. Ma per le assunzioni bisognerà attendere il parere del legale. Entro la fine di quest’anno avrebbero dovuto essere stipulati 36 contratti a tempo indeterminato, poi 15 il prossimo anno e altri 15 nel 2018.

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