Auto a fuoco tra i palazzi, il quartiere è nel mirino

24 Settembre 2024

Un debito lasciato scoperto o una parola di troppo, così si sconta la pena nel rione Caccia ai video delle telecamere: va avanti l’indagine affidata alla squadra mobile

PESCARA. Un debito di droga non saldato o qualcuno che ha avuto il coraggio di alzare la testa. Così si sconta la pena nel rione San Donato dove, quasi a cadenza settimanale, scoppia un incendio. L’ultimo è stato nella notte tra venerdì e sabato scorsi, intorno alle 4.45, quando tre auto sono andate a fuoco nel parcheggio del civico 31 in via Aldo Moro. E neppure 15 giorni fa, vicino al carcere di San Donato, un’automobile alimentata anche a gpl si è improvvisamente incendiata.
Stando alle condizioni in cui sono ridotte le tre auto in via Moro, il piromane sembra aver voluto colpire solo una delle tre vetture lasciate in sosta sotto il palazzo, un furgoncino Dacia di colore grigio. Le fiamme si sono poi propagate sulle altre due vetture vicine. L’auto del gesto voleva, probabilmente, colpire solo il proprietario della macchina grigia. Ma si resta nel campo delle ipotesi: l’indagine condotta dagli agenti della squadra mobile di Pescara è ancora in corso. È caccia agli autori: le telecamere di videosorveglianza della zona e le testimonianze dei cittadini potrebbero presto far luce su elementi utili a ricostruire sia la dinamica dell’incendio che le motivazioni. Ciò che è certo, è che nel quartiere San Donato è tornata la paura. Molte famiglie che vivono nei due palazzi dove è stato appiccato il rogo sono alla ricerca di appartamenti in altre zone più sicure. Coscienti di condividere il pianerottolo con alcune famiglie di criminali: frequente il viavai di persone estranee nei due palazzoni da circa otto piani. A denunciare e a portare sulla stampa le segnalazioni dei cittadini del quartiere è stato più volte il consigliere civico Domenico Pettinari. «I cittadini sono indignati e arrabbiati di assistere a questi eventi», lamenta il consigliere che si dice deciso ad una protesta pubblica sotto i palazzi in questione.
Lo scorso anno il consigliere era già intervenuto nella zona per risolvere un disservizio che creava non pochi problemi alle famiglie del civico 31. Nel palazzo c’era un ascensore messo fuori uso che ha costretto per diverso tempo le persone a fare gli 8 piani di scale a piedi. «Ci sono molti disabili e persone fragili che abitano in questi appartamenti». Stando ad alcune testimonianze raccolte nel quartiere, l’ascensore sarebbe stato messo fuori uso proprio da alcuni malviventi che risiedono nel palazzo. Ma questa è solo un’ipotesi: resta possibile anche la tesi che siano stati gli stessi cittadini a manomettere l’ascensore per evitare il viavai di estranei nel palazzo. Appuntamenti e visite frequenti dovuti a scambi e vendite di droga: un fatto non nuovo per il quartiere. E non lo è neppure scontare un debito o una parola di troppo con una macchina in fiamme.
Lo scorso gennaio, dopo la festa di Capodanno, nella zona delle cooperative Aternum un’automobile è andata in fiamme a causa dello scoppio di petardi e botti. Le fiamme, dopo aver avvolto l’automobile, si sono propagate anche ad altre tre vetture parcheggiate nelle vicinanze.