La Merker di Tocco da Casauria

PESCARA

Bancarotta fraudolenta alla Merker: tre condanne e due assoluzioni

Arriva dopo quasi vent'anni la sentenza di primo grado del Tribunale sui fatti della fabbrica rimorchi di Tocco da Casauria. Gli altri reati cancellati dalla prescrizione

PESCARA. Tre condanne e due assoluzioni nel processo per la bancarotta fraudolenta della Merker di Tocco da Casauria (Pescara) e di una serie di società controllate. La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio, dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani. A 4 anni e 6 mesi di reclusione è stato condannato Marino Alessandrini, ex amministratore della Merker oltre che figura di vertice di altre società controllate dalla capofila. Condannato a 3 anni e 6 mesi, Marcello De Niederhausern, ex amministratore unico di Fisher e Merker Rent. Stesso ruolo ricoperto nel tempo anche da Alfred Zahlaus, condannato a 3 anni e 3 mesi. Assolti, invece, Guido Leone, ex presidente del collegio sindacale della Fisher, e Maria Cristina Dragani, all'epoca dei fatti procuratrice speciale della Merker, per i quali il pm Mariangela Di Stefano aveva chiesto condanne rispettivamente a tre e due anni di reclusione. I fatti risalgono a un periodo compreso tra il 1999 e il 2003. L'intervento della prescrizione aveva fatto cadere altri reati e ridotto drasticamente la platea degli imputati. In piedi erano rimaste soltanto le accuse di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero distratto beni e somme di danaro direttamente, o tramite operazioni infragruppo, in pratica attraverso la cessione di quote e finanziamenti, senza corrispettivi, fino a provocare la bancarotta delle società capofila e delle sue controllate, per una cifra superiore ai 250 milioni di euro. Marino Alessandrini, condannato per bancarotta fraudolenta, è stato invece assolto «perché il fatto non sussiste» dall'accusa di riciclaggio. Assolti anche Luigi Giusti, Giovanni Bartoli e Leonardo Abbatangelo in riferimento ad altri capi d'imputazione. Dichiarati prescritti, infine, alcuni altri illeciti che chiamavano in causa a vario titolo gli imputati.