Bando per lavorare al tribunale

Palazzo di giustizia e Provincia: un'intesa per i lavoratori in mobilità

PESCARA. Il personale del tribunale che va in pensione non viene sostituito e in un anno e mezzo Palazzo di giustizia ha dovuto fare a meno di 26 addetti, il che vuol dire che l'efficienza dei servizi è andata via via scemando. A soccorrere il tribunale ci penserà la Provincia di Pescara che fornirà alcuni lavoratori in mobilità per attività impiegatizie per due anni.

La novità è scritta in un protocollo d'intesa che il presidente della Provincia, Guerino Testa, e il presidente del tribunale, Giuseppe Cassano, hanno firmato alla presenza degli assessori Antonio Martorella e Fabrizio Rapposelli. In base a questa intesa, alcuni lavoratori in mobilità presteranno la propria attività a Palazzo di giustizia per un periodo compreso tra 8 e 12 mesi (venti ore settimanli) «aiutando così i 111 addetti che formano l'organico amministrativo e non riescono sempre a garantire servizi efficienti», ha sottolineato Cassano.

Dall'11 novembre 2008, infatti, i pensionamenti sono stati 26 e altri se ne prevedono in futuro per effetto della manovra promossa dal governo. «Abbiamo bisogno di personale e grazie a questa iniziativa», ha detto il presidente del tribunale, «sarà possibile assicurare lo svolgimento delle attività nei nostri uffici».

Per Testa gli aspetti positivi legati all'accordo sono diversi. «Le persone espulse dal mercato del lavoro e che sono nelle liste di mobilità», ha detto, «potranno usufruire di un'opportunità formativa importante, nella speranza che si possano creare anche delle possibilità occupazionali per il futuro. Nello stesso tempo questi addetti contribuiranno a fronteggiare il carico di attività del tribunale. L'iniziativa, inoltre, creerà sicuramente degli effetti positivi in termini di servizi».

Dal punto di vista pratico i lavoratori coinvolti nel progetto sono quelli iscritti nella lista di mobilità del pescarese, che percepiscono un'indennità.  A settembre sarà promosso un bando dalla Provincia per individuare chi sarà destinato al tribunale e poi gli addetti saranno preselezionati dai Centri per l'impiego ma la scelta finale sarà effettuata a Palazzo di giustizia.

Si comincerà con sei unità (con una riserva per le donne) ma il numero potrà essere ampliato. L'utilizzo di questi lavoratori non comporta la cancellazione dall'elenco anagrafico dei Centri per l'impiego. (cr.pe.)

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