Benetton Pescara, 17 dipendenti in cassa integrazione per 91 giorni

Scongiurata la mobilità per i lavoratori del megastore chiuso per un cambio di gestione. Restano però i dubbi sul futuro dei commessi

PESCARA. Niente mobilità ma cassa integrazione per 13 settimane per i 17 dipendenti del Megastore Benetton di Pescara, che nelle settimane scorse ha chiuso i battenti per un cambio di gestione. Decisivo, in questo senso, l'incontro, di oggi nella sede dell'assessore al Lavoro della Provincia di Pescara, tra l'assessore Antonio Martorella, i rappresentanti della società 'L'Arca di Noè' - gestore dello store a marchio Benetton -, quelli della Bencom - società controllata direttamente dalla Benetton Group spa -, ed i rappresentanti della Filcams Cgil e della Rsa aziendale.

I dipendenti del megastore, che non hanno ancora certezze sul loro futuro lavorativo, almeno fino a quando non si concluderà la trattativa con altri potenziali società interessate a riaprire il punto vendita, saranno ammessi per le prossime 13 settimane (sino al 30 novembre) di un ammortizzatore sociale che garantirà un aiuto economico immediato. «La Provincia - dichiara Martorella - ha svolto un'azione incisiva nel corso di questa vertenza, grazie alla quale è stato possibile salvaguardare i posti di lavoro e agevolare le trattative dirette alla cessione del ramo d'azienda da parte di Bencom srl nei confronti di altri possibili conduttori». A richiedere per i lavoratori del megastore il ritiro della procedura di mobilità e l'avvio della cassa integrazione era stato proprio l'assessore Martorella. La società 'L'Arca di Noè' aveva respinto la richiesta , in attesa di un incontro con la Bencom, poi avvenuto a Treviso.

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