PESCARA

Bengalese ucciso, l'arrestato indica un altro

Il marocchino davanti al gip si difende accusando dell'omicidio un altro bengalese

PESCARA. E' stato convalidato l'arresto di Brahim Dahbi, marocchino di 63 anni rinchiuso dalla serata di giovedì scorso nel carcere di Pescara per l'omicidio del bengalese Afsal Hossain Khokan.

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia stamani in Procura, al gip Francesco Marino il marocchino, accusato di aver ucciso il 44enne originario del Bangladesh. giovedì scorso, in Via Gran Sasso a Pescara, si è dichiarato innocente e ha indicato in un bengalese l’autore del delitto.

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Nell'appartamento di Dahbi è stato trovato un coltello da cucina, appuntito e lungo quasi 15 centimetri, ritenuto essere l’arma del delitto.

Anche il sangue presente sul coltello e le ferite riportate dal bengalese ucciso sarebbero compatibili.

Ad inchiodare il marocchino 63enne ci sarebbero anche le testimonianze dei vicini di casa, i vestiti e le scarpe sporchi di sangue.