Bollette di luce e gas triplicate: la protesta delle fatture in vetrina

27 Agosto 2022

I gestori di bar, ristoranti e alberghi da ieri espongono gli importi da pagare: «Il governo intervenga» C’è chi dovrà pagare 15mila euro contro i 4mila dell’anno scorso. La Confcommercio: «Così si chiude»

PESCARA. In un anno bollette della luce e del gas triplicate. C’è un albergo di Montesilvano a cui, prima di ferragosto, è arrivata una bolletta dell’energia elettrica, relativa ai consumi di luglio, di oltre 15 mila euro. Lo scorso anno, nello stesso periodo, l’importo era stato di 4.800 euro.
Un ristorante nel centro di Pescara, da ottobre a oggi, ha dovuto sborsare 35 mila euro in più fra luce e gas. In segno di protesta e allo stesso tempo per far capire ai cittadini e ai clienti in quale situazione drammatica le imprese sono costrette a lavorare, titolari e gestori di bar, ristoranti, alberghi, stabilimenti hanno esposto ieri, e continueranno a farlo nei prossimi giorni, sulle vetrine delle loro attività, le ultime bollette della luce. L’iniziativa, denominata “Bollette in vetrina” è stata organizzata a livello nazionale da Confcommercio.
«Non siamo alla frutta», fa presente Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio Pescara, «ma di più. Gli utili dei mesi di luglio e agosto serviranno a pagare solo le bollette. Il governo deve fare subito qualcosa altrimenti tantissime imprese chiuderanno i battenti. Rivolgo un appello anche alla Regione e al presidente Marsilio affinché si faccia portavoce di questo problema, che riguarda tutti. Convochi il prima possibile la conferenza Stato-Regioni».
E fra le prime attività ad esporre ieri mattina le bollette in vetrina, il bar Excelsior di corso Umberto. «Per il mese di luglio», spiega il titolare Carlo Miccoli, che è anche presidente di Fipe Confcommercio, «mi sono trovato a pagare, solo di luce, 2.827 euro. A questo si deve aggiungere un mega conguaglio da 17 mila euro, che mi è arrivato a gennaio. Siamo spaventati. Ci sono numerosissime richieste di finanziamenti. Non sappiamo come andare avanti. Le bollette con importi molto alti, fra l’altro, possono essere rateizzate una sola volta in base a quanto stabilito dai gestori. E allora cosa dobbiamo fare? L’anno scorso hanno chiuso 15 mila aziende: se non si fa qualcosa, adesso saranno il doppio».
Amareggiati anche Giampiero Di Biase del direttivo nazionale dei giovani Fipe e Daniela Renisi, presidente di Federalberghi Pescara. «Per i consumi di luce del mio hotel», sottolinea Renisi, «ho pagato qualche giorno fa 15.226 euro. Nello stesso periodo del 2021, 4.863 euro. E così anche molti miei colleghi. La situazione è tragica. Il governo non può più aspettare. Non bastano gli aiuti una tantum, serve un tetto massimo del costo energetico come già fatto in Portogallo e Spagna. Fra l’altro», fa presente, «si dice che in autunno le tariffe aumenteranno ancora. Diversi albergatori stanno già dicendo che a fine stagione chiuderanno. Quello che abbiamo guadagnato in estate servirà a pagare solo bollette e tasse. Non abbiamo utili per fare investimenti sulle attività. Nulla. Se riusciamo a garantire gli stipendi ai dipendenti è tanto».
Anche per Francesco Pecoraro del ristorante Positano, «non ci sono più guadagni. Lavoriamo per la gloria», dice amareggiato. «Sino a settembre 2021 pagavo di luce 2.300 euro. Dal mese dopo mi sono trovato a sborsare sempre 5.000 euro. Di gas prima pagavo 600-700 euro al mese, adesso il doppio. Speriamo che la situazione migliori, altrimenti non so come e dove finiremo».
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