Bruciata un’altra auto in strada Nono rogo doloso sotto i palazzi

Ancora fuoco in via Moro, nel mirino la macchina di un residente incensurato parcheggiata in strada Nel fine settimana incendiata una vettura anche in via Rio Sparto: ora è caccia aperta al piromane
PESCARA. La scia di fuoco era partita nella notte tra sabato 21 settembre e domenica 22: sotto i palazzi popolari di via Aldo Moro, quartiere San Donato, erano state bruciate tre auto. Un risveglio da incubo per i residenti della zona: tre boati in successione nel buio delle ore 4.45 e poco dopo le sirene spiegate dei vigili del fuoco. Da allora, il bilancio dei roghi di macchine in città è salito almeno a 9 e l’ultimo caso, quasi come un cerchio che si chiude, riporta ancora una volta in via Moro. Stavolta, nel mirino è finita una Dacia Duster bianca parcheggiata lungo la strada: i vigili del fuoco, chiamati dagli abitanti della zona quando hanno sentito il rumore delle gomme esplose, sono intervenuti prima che il rogo distruggesse tutta la vettura e sono riusciti a contenere i danni: le fiamme hanno coinvolto soltanto la parte davanti. Pochi minuti e dell’auto non sarebbe rimasto più niente.
roghi dolosi in sequenza
Secondo una prima ricostruzione della polizia, anche questo incendio è doloso. Significa che da oltre un mese, a Pescara, c’è qualcuno che appicca il fuoco alle macchine e poi si perde nel buio. E il piromane si muove in periferia: dal primo rogo a San Donato, un altro rimanda in via Caduti per Servizio, a Fontanelle. La mappa degli episodi di fuoco comprende solo questi due quartieri: tra San Donato e Fontanelle, in un mese e mezzo si contano nove macchine incendiate appartenenti a cittadini normali, quasi nessuno con la fedina penale macchiata: se è davvero così, allora, potrebbe esserci davvero qualcuno che si diverte a dare fuoco alle macchine in mezzo alla strada. Un piromane che colpisce a caso e che sembra sfidare le forze dell’ordine muovendosi nel reticolo di strade della periferia pescarese: un incendio si è registrato anche alla vigilia del G7 del 22-24 ottobre, con la città invasa da 1.500 uomini e donne delle forze dell’ordine concentrati però nelle zone sensibili per garantire la sicurezza ai Grandi della Terra.
LA MAPPA DELLE FIAMME
Quattro roghi in via Caduti per Servizio, altri quattro in via Aldo Moro e il penultimo in via Rio Sparto, a poca distanza da via Moro. Tra i roghi di Fontanelle, uno era stato messo a segno anche davanti alla sede dell’associazione Insieme per Fontanelle che combatte contro l’illegalità e contro il degrado del quartiere: dopo il rogo, il direttivo dell’associazione aveva chiesto aiuto e un incontro al prefetto Flavio Ferdani ma, finora, il faccia a faccia non è stato ancora fissato.
SENZA TELECAMERE
Le indagini della polizia sono in salita: ancora pochi gli indizi in mano agli investigatori e le zone dei roghi non sempre sono riprese dalle telecamere. L’escalation dei roghi aveva innescato anche la polemica politica con una presa di posizione dei consiglieri comunali civici Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo pronti a chiedere più controlli.
COME NEL 2023
Il comune denominatore degli incendi è che sono scoppiati sempre in piena notte e che sono partiti dal cofano delle vetture. Anche l’anno scorso, a Pescara, c’erano stati incendi di auto in successione: non si è mai saputo se l’autore sia stato rintracciato oppure no.