Caldo a Pescara, tutti al mare ma è polemica per le multe a raffica in riviera / Foto-Meteo

Arriva l'estate e la città si riversa in spiaggia, ma non senza qualche problema: nella prima domenica d'estate sono state rimosse 23 auto e comminate circa 300 multe. E Confcommercio insorge contro il Comune

PESCARA. Circa 300 multe e 23 auto rimosse. È questo il bilancio della prima domenica d’estate sulla riviera di Pescara. Migliaia di bagnanti hanno preso d’assalto le spiagge del litorale per godersi il primo bagno della stagione. Non sono mancati i disagi a causa di decine di auto parcheggiate in maniera selvaggia. Gli agenti della polizia municipale hanno passato al setaccio la riviera, multando e rimuovendo tutte le auto in sosta vietata.

«La spiaggia di Pescara», ha commentato l'assessore Berardino Fiorilli, «continua a essere estremamente ricettiva, meta preferita di tantissimi bagnanti, turisti e residenti, che con l'arrivo della prima ondata di caldo eccezionale, con temperature che sfiorano anche i 32-34 gradi, si sono riversati sulla riviera. Centinaia i cittadini che hanno scelto di lasciare in garage l'auto per andare al mare in bici, riscoprendo il piacere di una pedalata su un percorso completamente riservato, dedicato, senza commistioni pericolose con il traffico veicolare e con gli stessi pedoni». Per ampi tratti il lungomare nord era privo di traffico, niente rallentamenti né auto in doppia fila. I primi disagi ci sono stati nella tarda mattinata e quindi nel pomeriggio, quando l'afflusso in spiaggia è diventato più elevato. Il bilancio serale della polizia municipale ha fatto registrare 23 auto rimosse e 300 vetture sanzionate per parcheggio selvaggio.

Ma Confcommercio Pescara insorge. Il Presidente Ezio Ardizzi: «Siamo veramente stufi, sono anni che sollecitiamo un piano parcheggi capillare che vada ad individuare delle microaree di sosta all’interno del centro cittadino al servizio di chi vuole venire nella nostra città ed invece puntualmente ci ritroviamo di fronte a caterve di multe ed auto rimosse. Non ne possiamo più. Le trecento multe di ieri sono multe di trecento famiglie che faticosamente gli operatori commerciali, dagli stabilimenti balneari ai commercianti, sono riusciti a far arrivare in città dalle zone interne e che non torneranno pù a Pescara. Non vogliamo attaccare i vigili urbani che hanno comminato le multe, ma la Giunta Comunale che con le sue scelte scellerate ha creato le condizioni perché quelle multe fossero effettuate».

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