PESCARA

Caro carburante, la guardia di finanza indaga sui rincari

Operazione no stop delle fiamme gialle di Pescara: controlli per accertare eventeuali illeciti a danno dei consumatori

PESCARA. Mentre il Governo va verso il taglio delle accise sui carburanti e la tassazione degli extra-profitti delle imprese energetiche, la guardia di finanza di Pescara indaga sugli abnormi rincari per accertare eventuali illeciti di rilevanza penale, come già successo con la maxi-operazione “Oro nero”, con cui le fiamme gialle del capoluogo adriatico hanno smantellato una colossale truffa nazionale costata allo Stato una materia imponibile pari a più di 207 milioni di euro, per un’Iva evasa di oltre 45 milioni di euro. 

Il presidio sul caro-carburante prosegue senza sosta. Ieri è stato avviato un apposito piano di controlli ai distributori di carburante: l’operazione "No Stop". L’obiettivo è di intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori. Nel caso in cui dovessero emergere elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, verrebbero sviluppati approfondimenti volti a risalire la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti da cui potrebbero originare le speculazioni. “Truffa aggravata, aggiotaggio, manovre speculative su merci. Sono molti i fenomeni che possono emergere nel settore delle frodi sul carburante”, osserva il colonnello Antonio Caputo, comandante provinciale della guardia di finanza di Pescara.

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Con il mega esposto presentato a 104 Procure in tutta Italia, il Codacons si era appellato alla guardia di finanza per vederci chiaro sull’escalation senza freni delle tariffe alla pompa. “I prezzi dei distributori impennano, sono letteralmente fuori controllo”,. afferma l’associazione consumatori. “Questi aumenti spropositati non c’entrano nulla con la delicata situazione dell’Ucraina, sono ingiustificati, parliamo di carburanti acquistati mesi fa a prezzi sensibilmente inferiori”.

“In relazione alla corsa irragionevole dei prezzi di benzina e gasolio, effettueremo tutti gli accertamenti utili ad individuare eventuali responsabilità per fenomeni evasivi che, come “Oro nero” ha dimostrato, generano un fortissimo impatto economico e sociale”, spiega il comandante Caputo. "La guardia di finanza, come sempre, dedicherà tutte le sue energie al presidio della legalità e al mantenimento della sicurezza economico-finanziaria del territorio. Ci impegniamo, quotidianamente, come baluardo della società contro le distorsioni del corretto funzionamento del mercato, a tutela degli operatori onesti e dei cittadini. In questa fase di ripresa dell’economia, occorre porre le condizioni per garantire il regolare svolgimento delle attività commerciali tradizionali, cosiddette di prossimità, che valorizzano il territorio e i cui canali di approvvigionamento sono influenzati dai costi legati al trasporto delle merci”.