Carpineto della Nora, i massi si staccano e precipitano in strada

La frana arriva prima dei soldi promessi dalla Regione per i lavori di consolidamento

CARPINETO DELLA NORA. I soldi promessi dalla Regione Abruzzo non hanno fatto in tempo ad arrivare a Carpineto della Nora: ieri mattina, il presidente Pd Luciano D’Alfonso ha annunciato 300 mila euro per un «intervento urgente di consolidamento» in contrada Fratte; intorno alle 16,30, i massi si sono staccati dalla collina e sono precipitati sulla strada minacciando le case. Il più grosso è alto quasi due metri, occupa metà della strada, per un volume di oltre 20 metri quadrati. Quella appena passata è stata una notte di lavori per mettere in sicurezza la zona: al di sotto della strada ci sono le case e, se l’intervento di messa in sicurezza con la realizzazione di uno sbarramento dovesse fallire, oggi il sindaco Donatella Rosini potrebbe essere costretta a firmare le ordinanze di sgombero per almeno 4 famiglie. Sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco di Alanno e un geologo, Pietro Martire, ha indirizzato i primi interventi.

«Un agglomerato di massi è caduto in una zona già interessata dalle frane dello scorso mese di marzo», spiega il sindaco, «è una scia che prosegue». Il sindaco stava per ritrovarsi in strada proprio quando i massi si sono abbattuti sull’asfalto: «Stavo percorrendo la strada di contrada Fratte e, quando sono arrivata al punto, i massi erano caduti da pochissimo».

È un altro episodio che dimostra come il territorio del Pescarese sia davvero fragile. Dopo le frane che hanno devastato Penne con 10 milioni di euro di danni e un panorama deformato, Villa Celiera e Civitella Casanova e le zone circostanti, si apre un altro fronte. Ed è accaduto proprio nel giorno in cui D’Alfonso, ha annunciato che, per la Provincia di Pescara, sono pronti 5,7 milioni di euro per lavori contro il dissesto idrogeologico. Un’emergenza che ha sconvolto Penne con le strade delle contrade distrutte, che ha spaccato le case di Villa Celiera e Civitella Casanova con le famiglie ancora sgomberate, 19 a Villa Celiera e 14 a Civitella.

Il finanziamento più ingente va proprio a Penne, un milione e mezzo di euro, per il «consolidamento dissesti della zona di via Nazzareno Fonticoli»: si tratta di un versante franato dietro alla fabbrica di abbigliamento della Brioni. A Penne sono destinati anche altri 500 mila euro per il consolidamento della frana in località Colle Trotta e nel centro abitato, San Comizio, Portella e Pontemenente.

A Civitella Casanova vanno 800 mila euro ma, per la Regione, arriveranno anche altri contributi: «Primo intervento di consolidamento», dice il capitolo di spesa. Seicentomila euro sono destinati a Caramanico («Dissesti preesistenti/località Colle Alto - La Civita frana di crollo parete rocciosa»), altri 600 mila a Città Sant’Angelo («dissesti preesistenti/località centro abitato frana di scorrimento rotazionale interessante gran parte del versante nord orientale»), sempre 600 mila a Loreto Aprutino («dissesto zona centro abitato via Diana e zona adiacente del centro storico»). A Montesilvano 550 mila euro per la frana sotto la chiesa di San Michele Arcangelo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA