Caso elezioni, ecco il viaggio tra gli errori: omissioni, voti in più trovati nelle urne e anche tessere sparite

2 Luglio 2025

Dalla sentenza del Tar si legge: «Schede spostate tra i seggi e vizi nei verbali in 156 sezioni»

PESCARA. «Emerge a tratti un possibile “spostamento” di schede in varie sezioni». È un passaggio chiave della sentenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Pescara sulle elezioni comunali contestate e segnate da «numerosissime irregolarità» in quasi tutte le 170 sezioni: l’8 e il 9 giugno dell’anno scorso, soltanto in 14 seggi è andato tutto liscio; per il resto la sentenza parla di una catena di errori e omissioni nei verbali. Sono 156 le sezioni che presentano vizi. E anche una scheda in più può alterare il risultato: «Il fatto che emerga l’arrivo in una sezione di schede in più, peraltro autenticate e poi anche utilizzate per il voto, imporrebbe maggiore severità nel valutare i casi», dice il Tar, «non solo di schede mancanti ma anche di difetto di sufficiente tracciamento delle schede, in altre sezioni».

carte in procura

Quella sentenza ha annullato il voto in 27 sezioni e ordinato il ritorno alle urne di circa 16mila pescaresi proprio in quei seggi; annullata anche la proclamazione del sindaco Carlo Masci di Forza Italia

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