Comunicato Stampa: Legislazione vitivinicola UE, approvato dal Comitato delle Regioni parere Presidente Ciambetti

2 Luglio 2025


E’ stato approvato oggi, all’unanimità, dal Comitato europeo delle Regioni, riunito a Bruxelles in occasione della 167a sessione plenaria, il parere sulle norme di mercato e le misure di sostegno al settore vitivinicolo, di cui il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, in qualità di primo Vicepresidente della Commissione NAT è stato nominato relatore generale. Il parere interviene sulla proposta di modifica del regolamento all’esame della Commissione Europea (il “pacchetto vino” comprende i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2021/2115 e (UE) n. 251/2014 che riguardano l’Organizzazione Comune dei Mercati dei prodotti agricoli, il regolamento sui piani strategici nazionali della politica agricola comune, il regolamento sulla definizione, designazione, presentazione ed etichettatura dei prodotti vitivinicoli aromatizzati). Il parere del Comitato, di cui la Commissione UE dovrà tenere conto nella definizione del provvedimento finale, ha come obiettivo quello di sostenere il settore vitivinicolo prevenendo gli squilibri di mercato, promuovendo l'occupazione rurale, rafforzando la competitività di viticoltori e produttori di vini, adattandosi all'evoluzione delle preferenze dei consumatori.
I mesi preparatori che hanno portato alla stesura del parere sono stati contrassegnati da una serie di incontri del Presidente Ciambetti con rappresentanti a livello europeo, oltre ad aziende, consorzi e cantine di rilevanza nazionale e internazionale. Tra gli altri, il Consorzio della Franciacorta, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Vinistra, Consorzio Collio, Fivi, La Rioja, Presidente del COPA Wine, Enotour - Itinerario Culturale Iter Vitis, CEEV Comitè Eu Entreprises Vins, Land Burgenland, Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Consorzio Prosecco DOC.
Nel dettaglio, il parere votato oggi introduce significativi miglioramenti alla proposta della Commissione. “Il Comitato delle Regioni ha evidenziato che le misure devono essere progettate e attuate in stretto dialogo con regioni ed enti locali, con maggiore flessibilità e promuovendo la diffusione di varietà resistenti. Valutazione positiva è stata espressa verso l’eliminazione delle sanzioni per il mancato utilizzo delle autorizzazioni concesse da conversione di "diritto di reimpianto", che deve essere accompagnato a procedure di finanziamento più semplificate, armonizzazione delle etichette, scambi più agili tra Stati membri, accesso a informazioni più trasparenti per i consumatori, oltre all’invito a procedere in modo proporzionato in tema di etichettatura. Il Comitato ha evidenziato come l’immissione di prodotti innovativi sul mercato deve essere accompagnata a comunicazione e iniziative volte a far conoscere in modo molto chiaro i nuovi prodotti no/low alcol (con attenzione a segnalarne il dispendio energetico e l’alto contenuto di zuccheri), insieme a campagne di educazione al consumo responsabile. L’aumento dei massimali di aiuto per investimenti e innovazione avrà significative ricadute positive così come l’estensione a cinque anni delle campagne di promozione nei paesi terzi” ha spiegato Ciambetti. “Si è evidenziato inoltre come sia necessario rafforzare sinergie tra PAC e politiche di coesione per finanziare infrastrutture verdi a sostegno della resilienza idrica dei vigneti e incentivare il turismo legato al vino, motore di sviluppo soprattutto per le zone rurali, in cui – e penso per esempio ai terreni impervi delle montagne, dove i vigneti si estendono su ripide pendenze - la viticoltura non è solo un'attività agricola ma diventa un atto di coraggio e dedizione. Questi vigneti di montagna, spesso l'unica fonte di reddito per gli agricoltori "eroici", giocano un ruolo cruciale nella protezione e salvaguardia ambientale del territorio. Gli agricoltori diventano allora dei veri e propri custodi del territorio non solo dal punto di vista geografico ma anche ambientale e culturale. La viticoltura eroica tuttavia, si confronta con sfide significative, tra cui costi di produzione notevolmente superiori rispetto alla viticoltura di pianura, dovuti alla difficoltà di meccanizzazione completa. E anche dove possibile, la meccanizzazione richiede attrezzature specificamente progettate per operare in condizioni estreme, molto diverse da quelle ordinarie. Ecco perché far conoscere questi territori e promuoverli come mete turistiche non significa solo valorizzare il lavoro degli agricoltori ma anche promuovere un diverso modello di turismo, basato su fruizione lenta, rispetto dei luoghi e desiderio di esperienze immersive e non superficiali o di massa”, ha proseguito Ciambetti. “Il pacchetto di misure proposto dalla Commissione europea a sostegno del nostro settore vitivinicolo è un'iniziativa attesa da tempo, estremamente tempestiva e urgente in questo periodo di stagnazione economica, sfide meteorologiche estreme e crescente incertezza nel commercio globale. Grazie a queste misure, il settore godrà di maggiore flessibilità, con procedure di finanziamento semplificate e l'eliminazione delle sanzioni per il mancato utilizzo delle autorizzazioni. Spero che queste misure contribuiscano a garantire il futuro dei viticoltori europei che sostengono le economie locali e contribuiscono alla conservazione del patrimonio culturale europeo”, ha affermato Ciambetti.

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