Cassa integrazione e bonus bebè, i pagamenti previsti a settembre 

In totale sono sei i contributi economici per chi ne ha bisogno, già dal 15 l’erogazione dei primi soldi Ma per il reddito di emergenza (da 400 a 800 euro) c’è ancora incertezza sui tempi di erogazione

L'AQUILA . In arrivo i nuovi pagamenti Inps per gli abruzzesi che hanno diritto alla Naspi, al reddito di cittadinanza o di emergenza. Verranno erogate anche la cassa integrazione, prorogata dal Governo per diciotto settimane fino a fine 2020, e i bonus bebè e baby sitter.
Il Governo, con il decreto Agosto, ha deciso di confermare le proroghe per i bonus e sostegni economici al reddito previsti nei decreti Cura Italia e Rilancio. Con le nuove deroghe, volte a dare un sostegno alle famiglie e ai lavoratori in difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus, la platea dei beneficiari è aumentata. Ecco quando verranno erogate tutte le somme previste e a chi spettano.
1) CASSA INTEGRAZIONE. I 25 miliardi di euro che il Governo ha stanziato per attuare le proroghe disposte con il decreto Agosto, serviranno ad aiutare i lavoratori che, a causa della chiusura degli esercizi commerciali, hanno subìto una riduzione delle ore lavorative e dello stipendio.
La prima misura è la cassa integrazione, prorogata fino a fine 2020, ma con un numero di potenziali beneficiari molto più ristretto rispetto al passato. Potranno usufruire della misura esclusivamente i lavoratori dipendenti che ne hanno già beneficiato durante il periodo precedente. Ma con una novità: le aziende saranno tenute a pagare il 9% della retribuzione complessiva di ogni singolo dipendente, a condizione che il fatturato annuale abbia riscontrato un’effettiva e dimostrabile diminuzione di più del 20%.
Per le imprese che non hanno avuto una riduzione del fatturato, l'importo da sborsare salirà al 18% della retribuzione totale del lavoratore. Il pagamento avverrà con tempistiche in base alla tipologia di ammortizzatore sociale, alla sede territoriale di riferimento e all’iter amministrativo necessario per l’invio e la ricezione delle domande. A discrezione dell’azienda, la cassa può essere anticipata in busta paga dall'impresa, con successivo rimborso dell'Inps.
2) NASPI. Anche l'indennità di disoccupazione è stata prorogata. In questo caso, i pagamenti da parte dell’Inps dipenderanno da diversi fattori: le caratteristiche del cittadino richiedente e le modalità di erogazione.
Il beneficiario può scegliere tra l’accredito sul conto corrente bancario o postale, il libretto postale e il bonifico nell’ufficio postale del luogo di residenza o di domicilio del richiedente. Per quanto riguarda gli importi a titolo di riduzione del titolo fiscale, i pagamenti avverranno tra il 20 e il 30 settembre.
3) REDDITO DI CITTADINANZA. In questo caso, i pagamenti saranno effettuati in ritardo rispetto ai mesi precedenti. Coloro che hanno inviato la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza entro il giorno 31 agosto scorso riceveranno il primo accredito con parecchi giorni di anticipo, il 15 settembre.
Al contrario, i beneficiari che richiederanno il sussidio nel mese di settembre, dovranno attendere metà ottobre per ottenere il primo pagamento.
4) REDDITO DI EMERGENZA. Ancora grande incertezza sulle tempistiche dei pagamenti, da parte dell’Inps, del reddito di emergenza.
Si conoscono, al momento, solo le modalità di accredito dei pagamenti, che possono avvenire con il tradizionale bonifico bancario oppure postale, con l'accredito sul libretto postale, o in alternativa, tramite bonifico domiciliato o con pagamento in contanti da ritirare nell’ufficio postale di riferimento.
Il termine ultimo da rispettare, per coloro che intendono richiedere la quota aggiuntiva del reddito di emergenza, che varia tra i 400 e gli 800 euro sulla base dei componenti del nucleo familiare, è il 15 ottobre.
5) BONUS BEBÈ. Rappresenta una delle misure economiche più apprezzate, previste nei decreti Cura Italia e Rilancio per dare mano forte alle famiglie, nel pieno dell'emergenza economica e sanitaria legata al Covid-19. Il decreto Agosto ha provveduto alla proroga anche del bonus bebè, un contributo economico che sarà riconosciuto a tutti i genitori che rispondono a determinati requisiti, per nascite, adozioni o affidamenti pre-adottivi che sono avvenuti durante l’intero anno in corso.
Il pagamento da parte dell’Inps del bonus bebè sarà effettuato dal 15 al 20 settembre, tramite diversi metodi di erogazione delle somme previste: libretto postale, bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, o in alternativa, mediante l’accredito su carta elettronica prepagata, purché l’Iban sia intestato alla persona che ha fatto richiesta del contributo. Il bonus va dagli 80 ai 160 euro al mese.
6) BONUS BABY SITTER. Ecco come averlo. Vale la pena ricordare che si tratta di un bonus molto discusso, introdotto dal Governo con il decreto Cura Italia per aiutare i genitori a sostenere le spese per le prestazioni di baby-sitting, di cui hanno usufruito durante il periodo di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
A tal proposito, per l'erogazione del bonus saranno prese in considerazione esclusivamente le spese per i servizi di babysitter per i figli di un’età non superiore ai dodici anni. L’Inps provvederà al pagamento dei rimborsi spese attraverso l’accredito direttamente sul Libretto di famiglia, che dovrà essere attivato dai beneficiari. Secondo quanto disposto dall’Istituto di previdenza, le date di invio dei pagamenti sul Libretto di famiglia dipendono dal giorno in cui il nucleo familiare ha provveduto alla comunicazione dei dati relativi alla prestazione di cui si è usufruito, sulla piattaforma dedicata al lavoro occasionale. Ma quando avverrà il pagamento?
I soldi per il bonus babysitter saranno accreditati entro il 15 settembre prossimo, nel caso in cui i dati relativi alla prestazione sono stati trasmessi entro il 3 settembre scorso.
Dovranno, invece, attendere la data del 15 ottobre i nuclei richiedenti che hanno inviato i dati a partire dal 3 settembre. Inoltre, secondo quanto stabilito dal decreto Rilancio, il bonus babysitter comprende anche i rimborsi per le spese sostenute nei confronti dei centri estivi o dei servizi per l’infanzia, di cui i genitori hanno usufruito anche durante il periodo di vacanze. In questo caso, l’Inps riconoscerà la somma spettante direttamente al beneficiario.