Centro salute mentale, c’è Proges

La coop si è aggiudicata la gestione delle strutture sanitarie residenziali della Asl
PESCARA. La cooperativa sociale Proges, già presente sul territorio regionale nella gestione dei servizi, lo scorso 15 settembre ha iniziato a gestire le strutture sanitarie residenziali e semiresidenziali in carico al Centro di salute mentale della Asl di Pescara. La coop si è infatti aggiudicata l’affidamento del servizio di gestione di strutture sanitarie residenziali (casa famiglia e gruppi appartamento) e semiresidenziali (centri diurni e territoriale) destinate a utenti con disabilità psichiatrica in carico al Centro di salute mentale della Asl di Pescara.
«La gestione dei servizi di Pescara è una grande opportunità di integrazione e collaborazione con gli altri servizi educativi e socio-sanitari presenti sul territorio abruzzese, facendo così rete e creando sinergie», afferma Silvia Di Zio, responsabile territoriale di Proges per l’Abruzzo. «Fra l’altro, i dipendenti che sono passati a Proges dalla precedente gestione hanno accolto tutti la possibilità di diventare soci della cooperativa e questo per noi è un ottimo segnale».
Il servizio di Proges prevede tre livelli di attività psicoeducative e riabilitative psicosociali per persone non assistibili nel proprio contesto familiare: quelle svolte presso due strutture di tipo familiare a Pescara e Penne rivolte a pazienti affetti da patologia psichiatrica a evoluzione cronica che richiedono assistenza nelle 24 ore; quelle condotte in una struttura residenziale di tipo Gruppo Appartamento a Pescara con personale previsto su 12 ore per pazienti stabilizzati, con un buon funzionamento psicosociale ma che incontrano difficoltà a portare avanti la propria vita in completa autonomia e, infine, quelle svolte nei Centri diurni di Penne, Tocco e Pescara finalizzate alla restituzione di un ruolo sociale, miglioramento della qualità di vita, crescita dell’autonomia e delle relazioni sociali e integrazione nel territorio e nella comunità.
«In questo momento stiamo operando in continuità con l’impostazione generale dei servizi, per non destabilizzare operatori e pazienti», afferma Simone Giovanruscio, coordinatore dei servizi. «Col tempo introdurremo innovazioni, concentrandoci soprattutto sulla riabilitazione, con modelli all’avanguardia. È una grande soddisfazione aver avuto la fiducia delle istituzioni. Abbiamo trovato un bel gruppo e molta disponibilità da parte della Asl».
Interventi innovativi che l’area Inclusione di Proges promuove anche con la formazione dei dipendenti. La Business Area Manager “Inclusione”, Manuela Polizzi si è da subito impegnata per l’attivazione di iniziative formative che vedono un coinvolgimento diretto dei dipartimenti al fine di favorire la cooperazione tra le équipe multidisciplinari interne ed esterne. «Solo così», commenta Polizzi, «può avvenire la vera integrazione e l’utente può avvalersi di un servizio realmente capace di prendersi cura della persona». Tra le novità offerte da Proges, c’è quella che prevede la possibilità di attivare percorsi di riabilitazione territoriale-domiciliare per utenti complessi, la cui situazione psicopatologica impedisca di avvalersi dei servizi offerti ordinariamente nei diversi Centri diurni. L’équipe multidisciplinare presente nelle diverse strutture è arricchita da più figure professionali (educatori professionali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, psicologi etc.), le cui competenze, unite tra loro, potranno rappresentare una risorsa per gli utenti».